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Avviso ai romanisti: «Non girate in città da soli»

La polizia inglese avvisa i 4000 supporter italiani. Raddoppiati gli agenti intorno allo stadio. In tribuna il prefetto Serra: «Sono qui per tifare. Spero nella maturità del pubblico»

nostro inviato a Manchester
La regina Elisabetta e il prefetto Achile Serra, tutti e due contemporaneamente a Manchester, e poi dicono che ManU-Roma è una partita come un’altra. Solo che la Regina non si è fermata, ha fatto un salto alla cattedrale ieri mattina per premiare con una moneta celebrativa i bravi cittadini di Manchester che si sono distinti durante la stagione, e poi è tornata nella sua residenza di Buckingham Palace. La partita la vedrà in tv. Serra invece non è qui per tenere l’ordine ma a titolo personale, dice lui, da bravo tifoso. Era sull’Air One che ha scortato la Roma in questo ritorno di quarto di Champions, ma i contatti con i responsabili dell’ordine all’Old Trafford li ha presi ugualmente perché la presenza di quattromila romanisti in una città di 400mila abitanti non passa inosservata. Ufficialmente c’è la gara a chi sdrammatizza meglio, in realtà tutti sono sulle punte dei seggiolini prima ancora che inizi la partita.
Sul suo sito la Farnesina ha pubblicato un avviso ai tifosi italiani presenti a Manchester in cui li invita alla prudenza e alla correttezza, perché la polizia britannica e il Manchester United hanno adottato energiche misure di sicurezza per prevenire tensioni e violenze. E questa è gente che notoriamente fa sul serio con chi trasgredisce. E poi, contrariamente alle abitudini, la polizia ha promesso di essere molto visibile attorno allo stadio e nelle zone chiave della città. Nonostante le finte apparenze, la gara è classificata ad alto rischio, tipo gli scontri di Premier del Manchester con le rivali storiche Liverpool, Chelsea o Manchester City e fuori dall’Old Trafford sarà schierato almeno il doppio dei poliziotti che presidiano abitualmente lo stadio. Sono trapelate notizie anche relative alla sicurezza all’interno dell’impianto dove accanto agli steward in pettorina, ci sarà anche molta polizia in borghese.
L’invito ai tifosi romanisti è stato categorico e molto esplicito: non girate per la città isolati. Saranno ingabbiati nei 3.800 posti del secondo anello dell’East Stand accanto ai supporter del Manchester, come all’Olimpico. E proprio sugli episodi della partita d’andata, ancora ieri gli inglesi ricordavano come i supporter presenti a Roma siano molto consapevoli di quanto è successo e di come si è comportata la polizia italiana. A sentir loro i tifosi romanisti non correrebbero alcun pericolo, il dito è puntato solo contro la polizia, ma sui quotidiani la musica è stata ben altra. Il Daily Mail ha enfatizzato a tutta pagina la maglietta con la scritta: «Invasione romana di Manchester», venduta a Roma, che starebbe a simboleggiare le cattive intenzioni dei tifosi giallorossi. E secondo il Mail gli ultrà romanisti avrebbero fatto incetta di biglietti e tutto questo annuncerebbe una nottata bollente nei paraggi dell’Old Trafford. E non è finita: un’associazione di tifosi del Manchester che si dichiara indipendente, sta raccogliendo un dossier sulle violenze di Roma e ha chiesto ai fan della squadra inglese di non dare atto a comportamenti che diano ragione alla polizia italiana.
«Spero che ancora una volta i tifosi romanisti diano un esempio di maturità e correttezza» ha detto Achille Serra in abiti da prefetto ricordando il comportamento esemplare in occasione della trasferta a Lione. Stesso messaggio di Rosella Sensi: «Ogni sforzo per evitare incidenti».


Insomma la notte del 4 aprile dell’Olimpico non è ancora finita e probabilmente ha fatto bene la Regina a mettersi davanti al tv color.

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