Gli avvocati saranno collegati ai tribunali per via telematica

Una società moderna passa innanzitutto per una Giustizia senza faldoni polverosi da consultare, senza perdite di tempo e senza una burocrazia che affossa ogni tentativo di snellezza delle procedure. Lo sa bene la giunta Cappellaci che con il suo programma di interventi sulla "Giustizia digitale" ha destinato ben quattro milioni per il miglioramento della macchina giudiziaria. D'intesa con il ministero di Grazia e Giustizia sono stati forniti a tutti gli uffici giudiziari circa mille computer e stampanti oltre ad apparati moderni. Ora, come regalo di fine anno, ecco che viene inserito un importante tassello che avvia il processo civile telematico nell'isola. All'inizio di dicembre, infatti, è stato aperto il primo punto di acceso telematico della giustizia che permette di consultare da casa, in ufficio o in qualunque altro luogo, i propri fascicoli informatici, i documenti e le comunicazioni. Il servizio via web, messo a disposizione dalla Regione, consentirà alla classe forense di gestire l'attività legale in modo semplice, veloce e sicuro, in una logica di riduzione del carico burocratico dei Tribunali. Per collegarsi al Punto d'accesso regionale, all'indirizzo regionesardegna.accessogiustizia.it, è sufficiente disporre della connessione alla rete internet, della tessera sanitaria con certificato di firma digitale installato e di un lettore di smart card.
D'ora in poi, dunque, i 5200 avvocati della Sardegna, a partire da quelli di Cagliari, potranno utilizzare il nuovo sistema per consultare da casa, ufficio o da qualsiasi altro supporto informatico come tablet e telefonini, i propri fascicoli, i documenti e le varie comunicazioni giudiziarie. Partita proprio dal capoluogo l'iniziativa si è estesa a tutti i tribunal.
Si avvia, dunque, il processo civile telematico nell'Isola. Infatti, dopo una fase transitoria di "doppio binario" che consentirà il deposito di atti sia in forma cartacea che informatizzata, a partire dal 30 giugno 2014 nei procedimenti civili i difensori avranno l'obbligo di passare alla sola modalità telematica. “Ridurre i tempi della giustizia civile – sottolinea l'assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione, Mario Floris – è una delle precondizioni per la ripresa dello sviluppo e per attrarre investitori e capitali stranieri. Con la digitalizzazione dei fascicoli giudiziari diamo un contributo alla macchina della giustizia per imprimere un'accelerazione alle risposte che attendono i cittadini e il sistema paese”.
In pratica ci saranno benefici immediati per il cittadino e le imprese (riduzione della durata dei procedimenti, risparmio dei costi per le comunicazioni tradizionali) e per l'apparato pubblico in generale. Soddisfatto dell'evoluzione anche il presidente dell'Ordine degli avvocati di Cagliari, Ettore Atzori, secondo cui il processo civile telematico rappresenta “una svolta, un modo nuovo per affrontare tante pratiche che vengono svolte nella vita quotidiana traducendosi in più semplificazione per avvocati e cancelleria e, magari, anche per una maggiore scorrevolezza di tutta l'attività amministrativa”.

Gli fa eco anche il presidente del Tribunale di Cagliari, Francesco Sette che spiega: “Si tratta di un dispositivo tecnico-organizzativo indispensabile per l'attuazione del processo civile telematico perché consente agli avvocati di accedere al circuito processuale”.

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