da Milano
I soci di Gemina hanno trovato laccordo con il gruppo australiano Macquarie sullindividuazione del soggetto che dovrà tentare la mediazione sul «nodo» Aeroporti di Roma. Lo ha comunicato ufficialmente la società con una nota, alla scadenza dei cinque giorni lavorativi previsti per trovare un accordo sul mediatore, come previsto dai patti parasociali in vigore fra le parti. Sia il socio australiano, che di Adr detiene il 45%, sia Gemina, che della società romana possiede il 51% tramite Leonardo, evitano così di ricorrere alla Camera di commercio internazionale di Parigi, come previsto dagli stessi patti in caso di mancanza di accordo. Il mediatore prescelto è un avvocato inglese proposto da Gemina dopo che i tre nomi fatti da Macquarie non avevano avuto consenso unanime, la cui identità è rimasta per ora riservata in attesa della sua formale accettazione dellincarico. Egli avrà 25 giorni lavorativi di tempo per provare a mettere daccordo le parti. In caso di insuccesso, queste saranno ancora chiamate a un incontro sul piano industriale, nellintento di un estremo compromesso. Fallita anche questa possibilità, si andrà allasta reciproca al rialzo; prima a parlare sarà Gemina, che farà la prima offerta dacquisto che potrà essere, o no, accettata da Macquarie. In Borsa ieri cè stata una battuta darresto della speculazione che ha fatto correre il titolo durante la settimana e che invece ieri ha ripiegato cedendo l1,45% a 3,12 euro.
Pessimista sulla possibilità di trovare un accordo tra i due gruppi è Cesare Romiti che ha dichiarato: «Tutto può essere, ma ad oggi non mi pare ci sia una possibilità di accordo». La nomina del mediatore, tuttavia, potrebbe sbloccare la vicenda, anche perché le due società avrebbero in animo di evitare lasta, considerata molto costosa. Gemina ha in carico la quota in Adr a 600 milioni ma essa varrebbe oggi più del doppio.
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