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Andrea Agnelli lascia tutti gli incarichi: si dimette da Exor e Stellantis

Passo indietro da tutti gli incarichi societari per Andrea Agnelli nei gruppi quotati legati a Exor. L'annuncio all'ultimo CdA della Juventus affrontato da presidente

Andrea Agnelli lascia tutti gli incarichi: si dimette da Exor e Stellantis

L'ex presidente della Juventus Andrea Agnelli lascia tutti gli incarichi nell'impero di famiglia. Aprendo l'assemblea dei soci della Juventus che ratificherà il passaggio di consegne tra il CdA da lui presieduto assieme all'ad uscente Maurizio Arrivabene e il governo "tecnico" nato dopo lo scoppio dello scandalo-plusvalenze, Agenlli ha dichiarato che lascerà tutte le cariche nelle società quotate di famiglia.

"Nelle società quotate dove partecipo come consigliere, Exor e Stellantis, farò un passo indietro in occasione delle assemblee dei soci. Una decisione condivisa con John Elkann", amministratore delegato di Exor e Presidente di Stellantis, Ajay Banga, manager indo-statunitense dal 2022 Presidente di Exor e Carlos Tavares, ad di Stellantis. Per il figlio di Umberto Agnelli un passo indietro a tutto campo. Agnelli resterà, invece, nel cda della Giovanni Agnelli B.V., holding olandese che detiene la maggioranza di Exor, "cassaforte" in cui le quote sono divise tra le due linee famigliari. In cui oggi sembra predominante quella degli Agnelli-Elkann discendente dall'Avvocato, Giovanni Agnelli, nonno di John Elkann. Che con lo scandalo che ha colpito la Juventus ha avuto la possibilità di mettere le mani sull'ultima "perla" dell'impero non ancora passata sotto il controllo degli Elkann fino ad oggi, la Vecchia Signora.

La riunione odierna dei soci della società bianconera, infatti, segna il passaggio tra il duo Agnelli-Arrivabene e il nuovo ticket legatissimo agli Elkann costituito da Gianluca Ferrero, commercialista di fiducia dell'ad di Exor, in qualità di presidente e Maurizio Scanavino, ad del gruppo Gedi di proprietà di Exor che ha Elkann come presidente, come nuovo amministratore delegato. Un passaggio di consegne a cui il presidente dimissionario ha deciso di aggiungere un passo indietro nei prossimi consigli di amministrazione.

Il manager classe 1975 ha dichiarato in apertura al CdA juventino: "Avendo chiuso una parte così importante della mia vita, la mia volontà è, al termine di questa assemblea, di voltare pagina per poter ripartire con entusiasmo e passione". "Il passo indietro dalle società quotate è indispensabile per avere una libertà di pensiero, una libertà intellettuale che altrimenti non avrei", ha aggiunto.

Agnelli, lo ricordiamo, si era dimesso il 28 novembre scorso dopo che il CdA aveva preso atto del rifiuto della dottoressa Daniela Marilungo, membro di lungo corso del board, di avallare il proseguimento dei lavori del board finito nella bufera per lo scandalo plusvalenze. Due giorni dopo la Procura di Torino ha chiesto il processo per Agnelli, l'ex vicepresidente Pavel Nedved e altri undici indagati nell'inchiesta sulle presunte irregolarità nei bilanci del club bianconero e sulla plusvalenze considerate "artificiali" dai magistrati del capoluogo piemontese.

Una sfida ulteriore che Agnelli vuole affrontare con mente sgombra da impegni gestionali nell'impero di famiglia.

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