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Un impero da 12mila miliardi: le "sette sorelle" che hanno conquistato il mondo

Dal petrolio alle tecnologie: i business delle nuove "magnifiche sette" si occupano di software, hardware, micro-chip e intelligenza artificiale

Un impero da 12mila miliardi: le "sette sorelle" che hanno conquistato il mondo

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Un impero da 12mila miliardi: le "sette sorelle" che hanno conquistato il mondo

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Le “magnifiche sette” continuano a conquistare il mondo. Si tratta delle Big tech, ovvero le grandi aziende che si occupano di tecnologia d’avanguardia, ovvero software, hardware, micro-chip e intelligenza artificiale. Su questo settore il mercato ha scommesso molto, le prospettive per futuro dal punto di vista economico sono particolarmente positive. Ecco quindi la classifica delle Big tech con incassi elevatissimi.

La classifica

All’interno della classifica rientrano Apple che ha oltrepassato i 3mila miliardi di dollari di capitalizzazione, Microsoft che si attesta a 2.800 miliardi, Google Alphabet con 1.800 miliardi, Amazon con 1.600, Nvidia con 1.200, Tesla con 800 e Meta con 560 miliardi di dollari. Complessivamente si arriva a 12mila miliardi di dollari, un calcolo che fa riflettere poiché sette società valgono, da sole, 17 volte, come tutte le aziende quotate a Piazza Affari. Inoltre tutte le azioni quotate nei listini di Francia, Regno Unito, Germania, Cina e Giappone hanno il medesimo valore delle "magnifiche sette".

Come si comporta il mercato

Attualmente Microsoft vale 29 volte rispetto agli utili attesi per i prossimi 12 mesi, Apple 27, Amazon 42, Google 22, Nvidia 24, Tesla 65. Questi numeri ottengono una media che oltrepassa l’intero indice S&P 500. Inoltre la media è più alta se consideriamo l’indicatore Standard and Poor's equipesato. Il mercato è così ben disposto dal punto di vista economico in quanto negli ultimi anni queste realtà hanno garantito tassi di crescita che oltrepassano la media. Si tratta di una caratteristica dei titoli con un trend particolarmente positivo e con ottime prospettive. A questo proposito l’investitore ha la possibilità di acquistare un titolo solido con minore volatilità, caratteristica inusuale per quelli super-tecnologici. Inoltre è un investimento sul futuro e promettono una crescita come quella dei titoli “growth”.

Gli Etf

In merito alla questione bisogna tenere in considerazione l’industria degli Etf, i fondi passivi. Gli Exchange Traded Funds vengono spesso utilizzati, grazie ai costi bassi, dai gestori attivi. Questa industria è cresciuta notevolmente negli ultimi vent’anni ed è passata da 200 miliardi a più di 10mila miliardi di dollari. Attualmente i prodotti inclusi sono 9mila e i fondi replicano indici, settori, bond, criptovalute. Gli investitori finanziano indirettamente le grandi Big tech in quanto si trovano in centinaia di prodotti.

Il discorso vale anche se si acquista un prodotto che riguarda le energie rinnovabili, anche in questo frangente c’è un guadagno notevole per le “magnifiche sette”.

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