L'impresa eccezionale

Arrivano le zanzariere "squalo" che resistono anche alle pallonate di Bruno Conti

Il caso di successo degli inventori della zanzariera plissettata, SharkNet. Una family company che da Monterotondo, in provincia di Roma, ha conquistato oltre 50 Paesi. Ora è sbarcata in Florida, Costa Rica, Vietnam, Uruguay e Paraguay

Sergio Marcantoni
Sergio Marcantoni

Da Monterotondo fino alla Florida, passando per il Costa Rica, il Vietnam, l’Uruguay, il Paraguay e toccando oltre 50 Paesi del mondo. In epoca di Pandemia, crisi economica, guerre e restrizioni, c’è un’impresa laziale che continua a espandersi, generare profitti e assunzioni. Si tratta della DFM, ovvero degli inventori della zanzariera plissettata SharkNet (coperta da brevetto) che grazie al suo originale sistema di movimentazione senza molle che scattano come tagliole, ha rivoluzionato il mercato italiano e internazionale delle zanzariere.

Il fenomeno in numeri

I numeri parlano chiaro: l’azienda, infatti, non solo ha resistito al crollo economico dovuto alle restrizioni pre e post conflitto ucraino o agli innumerevoli tentativi di imitazione riuscendo a rimodulare la propria strategia di business registrando al 31/12/2021 un + 35% sul fatturato e un + 87% sugli utili rispetto all’anno precedente. Una tendenza positiva che si è ripetuta nel 2022 con 14,4 milioni di fatturato e due nuove assunzioni. Mentre il 2023 dovrebbe chiudersi con un incremento compreso tra il 16 e il 20%. L'ingresso di un nuovo collaboratore e altri due in previsione. Per quanto riguarda l’export, che rappresenta circa il 20% del fatturato globale, dopo aver conquistato il mercato della Florida, SharkNet è sbarcata anche in Costa Rica, Vietnam, Uruguay e Paraguay.

"Da grande farò l'inventore"

Una storia di successi che parte da molto lontano, verso la fine degli anni’70. All’epoca, infatti, Sergio Marcantoni, patron della società, aveva un lavoro “fisso” ben retribuito, una moglie, un figlio e un secondo in arrivo. Ma non si sentiva felice. Così, con colpo di follia, si licenzia convinto che da “grande” avrebbe fatto l’inventore, creando una zanzariera rivoluzionaria, simile alle tende plissé, ovvero più morbida, con un sistema di aggancio diverso, meno pericolosa ma soprattutto resistentissima (resiste anche alle pallonate – “provate per credere”, direbbe il mitico Guido Angeli oppure provate a chiedere a Bruno Conti l’ex calciatore della Roma e della nazionale che l’ha testata personalmente). Ma c’era un problema: le comuni reti usate ai tempi per le zanzariere venivano realizzate in materiali come la plastica, il polietilene o il metallo. Materiali poco adatti a resistere al calore generato da una macchina plissettatrice.

Il brevetto e le certificazioni

“Il problema principale con le zanzariere a rullo – Sergio Marcantoni - era ed è tuttora, la tensione che viene accumulata nella molla quando vengono aperte o richiuse perché diventano molto pericolose! Così ebbi un’intuizione, creando qualcosa di analogo alle tende plissé, avrei potuto fare in modo che queste si fermassero a qualunque altezza, senza il rischio di dare vita a una sorta di tagliola. Decisi anche che l’apertura, invece che dall’alto verso il basso, dovesse avvenire lateralmente e in maniera ‘delicata’. Purtroppo, però, in qualsiasi parte del mondo esponessi il mio progetto, nessuno riusciva a realizzarlo. Quei meccanismi di movimentazione e quella rete plissé, sono una follia, mi dicevano tutti. Non gliela realizzerà nessuno! E va bene, pensai, allora me la faccio da solo. Comprai una macchina per plissettare la rete e dopo infiniti tentativi ho dato vita a quello che avevo sempre visto nella mia mente”.

Sono numerose le certificazioni in Camera di Commercio: attività antibatterica, resistenza ai raggi UV, resistenza al vento e resistenza alla trasmittanza termica. Le reti SharkNet hanno infatti una trama speciale e super resistente grazie ai fili che passano attraverso la rete in poliestere, pensata per respingere naturalmente la polvere e lo sporco: è infatti facilissima da pulire senza strofinarla a fondo rischiando di romperla, e senza usare solventi o acidi corrosivi. E non è tutto: il sistema di movimentazione SharkNet, Brevetto Europeo depositato e registrato da Sergio Marcantoni presso la Camera di Commercio di Roma nel 2003, consente a chi aziona la zanzariera di aprirla e chiuderla fino a dove vuole, lasciandola parzialmente aperta o chiusa senza meccanismi che scattano, eliminando del tutto la tensione della molla. Ultima, ma non ultima, è la certificazione Made In Italy ottenuta dall’Istituto per la Tutela dei Produttori Italiani.

Un prodotto altamente innovativo

“Le zanzariere plissettate – sottolinea il figlio Marco che si occupa del marketing e della rete commerciale - scorrono su delle guide senza barra inferiore, questo permette di agevolare il passaggio soprattutto per bambini, anziani e persone diversamente abili. Dette anche zanzariere a fisarmonica, possono essere installate su porte e finestre sia in orizzontale sia in verticale, hanno una durata maggiore e un minor ingombro rispetto alle tradizionali zanzariere a molla. A differenza degli altri produttori generalisti, abbiamo utilizzato la rete in poliestere idrorepellente prima di tutti sulle nostre zanzariere plissettate. Abbiamo voluto dire ‘stop’ a prodotti che non possono essere esposti all’aria aperta e che non resistono ai volumi di pioggia senza che ci sia il rischio della rottura. Ma non solo. ‘basta’ anche con i prodotti che non possono essere lavati e puliti. La nostra rete si può lavare quando si vuole e torna come nuova.

E ‘basta’ con i prodotti che raccolgono la polvere e che devono essere sostituiti ogni 2 anni”.

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