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Il futuro della transizione energetica? Si gioca anche sul fondo del mare

L'azienda campana NextGeo è leader internazionale nei rilievi marini e nel supporto alle costruzioni e impianti offshore. Grazie alla quotazione in Borsa punta a crescere ulteriormente e mettere a punto soluzioni tecnologiche d’avanguardia

Il futuro della transizione energetica? Si gioca anche sul fondo del mare
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Il traguardo recente è quello della quotazione in Borsa, con lo sbarco sul listino Euronext Growth Milan a partire da lunedì 20 maggio con primo giorno di scambi positivi, da mercoledì 22 maggio. Ma nel futuro di Next Geosolutions (NextGeo), azienda napoletana leader a livello internazionale nelle attività d’indagine nell’ambito delle geoscienze marine e nel supporto alle costruzioni di infrastrutture offshore nel settore energetico, c’è molto di più.

Fondata 10 anni fa da un gruppo di manager accomunati dalla passione per il mare e da una serie di esperienze lavorative in ambito nautico, NextGeo è oggi parte del gruppo Marnavi - il più grande armatore italiano che opera a livello globale nel settore offshore - e ed è specializzata nei rilievi marini di carattere geofisico e geotecnico, nel supporto alle costruzioni e impianti offshore in ambiente marino in favore di aziende operanti nei settori dei cavi elettrici sottomarini, delle energie rinnovabili offshore e dell’Oil&Gas.

Giovanni Ranieri, CEO di NextGeo, a destra Attilio Ievoli Presidente
Giovanni Ranieri, CEO di NextGeo, a destra Attilio Ievoli Presidente

“Operiamo sul mercato globale, e lo facciamo con un’ampia gamma di servizi che rispondono sia alle esigenze dei settori tradizionali, intesi come l’Oil&Gas, sia a quelli in forte espansione in questo momento, a partire da quello delle rinnovabili, che in questo momento sono spinte dalla transizione energetica”, spiega Giovanni Ranieri, CEO di NextGeo. “Oggi c’è una fortissima richiesta di nuovi punti energia e si sta sviluppando una rete elettrica internazionale tra diverse nazioni che richiede l’installazione di cavi sottomarini”.

Il boom delle rinnovabili e i contratti firmati fino al 2027

Non solo. Tra le attività che stanno impegnando NextGeo e che stanno spingendo una crescita in virtù della quale “abbiamo contratti già firmati che coprono gli anni da qui al 2027”, sottolinea con soddisfazione Ranieri, c’è anche lo sviluppo di parchi eolici offshore. In una prima fase soprattutto nel Nord Europa, ma adesso anche nel Mar Mediterraneo.

D’altra parte, grazie a una flotta di navi di classe DP 2 di ultima generazione, a un team multietnico di oltre 200 professionisti, e a un know how che consente di garantire un’ampia gamma di servizi - che dalle indagini ambientali e archeologiche arrivano fino all’identificazione e rimozione di ordigni bellici inesplosi, NextGeo rappresenta una realtà per certi versi unica. Non solo per quanto riguarda l’expertise, ma anche per l’approccio.

“Noi lavoriamo fino a 3 mila metri di profondità e siamo in contatto con le soprintendenze per la segnalazione di reperti”, spiega il CEO. “Una buona parte della nostra attività viene svolta con robot e telecamere, e quando facciamo consulenza per grandi progetti lo facciamo prestando molta attenzione anche alla parte ambientale, tanto che caratterizziamo gli habitat sottomarini dando indicazioni a chi realizzerà gli impianti sulle modalità di conservazione della fauna ambientale”.

La collaborazione con università in Italia, Uk e Polonia

Ma a caratterizzare l’azienda campana, che ha uffici anche in Inghilterra e nei Paesi Bassi, è anche la stretta collaborazione con il mondo accademico, sia in termini di ricerca, sia di sviluppo di nuove soluzioni per ambienti di lavoro nei quali anche solo un piccolo errore o difetto dei materiali può mandare all’aria (o forse sarebbe meglio dire far affondare) progetti da milioni di euro. “Collaboriamo con le università di Napoli, Southampton (in Inghilterra) e quella di Danzica (in Polonia)”, conferma Ranieri. “Questo ci garantisce anche una corsia preferenziale anche per il reclutamento di giovani talenti, che sono indispensabili per continuare a crescere in un ambito ad altissima specializzazione. È così che siamo arrivati ad avere 175 dipendenti nella sede di Napoli e un totale di 425 persone contando anche i tecnici che abbiamo sulle varie navi”.

Nextgeo nave

Numeri accanto ai quali NextGeo si è presentata in Borsa con un valore della produzione pari a 148,6 milioni di euro nel 2023 e un utile netto di 29,2 milioni di euro.

“Ora il capitale che raccoglieremo servirà per crescere ulteriormente e per mettere a punto soluzioni tecnologiche d’avanguardia, utili per rispondere alle necessità di un settore in continua evoluzione come quello delle rinnovabili,”, annuncia Ranieri, “nonché per accrescere la nostra flotta di navi e pensare per il prossimo futuro ad una possibile espansione geografica del business anche attraverso operazioni di M&A”.

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