De Meo lascia Renault, cosa cambia per l'automotive europeo?

Il manager italiano, dopo una lunghissima carriera di successo nel gruppo francese, ha deciso di cambiare per approdare nel settore del lusso

De Meo lascia Renault, cosa cambia per l'automotive europeo?
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C’è chi arriva, seppur dall’interno: Antonio Filosa (Stellantis). E c’è chi decide improvvisamente di andarsene: Luca De Meo, dal Gruppo Renault. Dunque, c’era una volta la favola dei due italiani alla guida di entrambi i gruppi automobilistici con lo Stato francese azionista. De Meo lascerà la casa della Losanga il 15 luglio prossimo per approdare, come ceo, nel gruppo Kering che opera nel lusso e annovera marchi al top come Gucci e Yves Saint Laurent. Filosa siederà sulla poltrona di Stellantis il 23 giugno prossimo.

L’uscita di scena di De Meo è stata un fulmine a ciel sereno e, come era accaduto a inizio dicembre 2024 per Carlos Tavares, nel caso di Stellantis, comunicata attraverso una nota stampa, ultimata la riunione del consiglio di amministrazione, la sera della domenica a mercati chiusi. De Meo, dunque, dopo una lunghissima carriera di successo nel mondo automotive - tra Renault, Toyota, Fiat (con Sergio Marchionne e Lapo Elkann aveva lanciato nel 2007 il modello della svolta, la nuova 500), Audi, Seat e, da 5 anni, a capo di Renault - cambia completamente settore.

Perché questa decisione? La classica offerta irrinunciabile arrivata dal magnate François-Henri Pinault, alle prese con un momento difficile proprio della griffe Gucci? Disaccordi con l’azionista Stato sulle strategie da seguire per Renault? La presa d’atto che il sistema automotive europeo è ai titoli di coda a causa di un «Green Deal» maldestramente sposato anche dalla maggior parte dei costruttori? L’impossibilità di competere ad armi pari con i big cinesi? Il fallimento dell'idea di realizzare, sempre in Europa, una sorta di «Airbus dell'auto», ? Di sicuro, comunque, De Meo lascerà il quartier generale di Parigi con una liquidazione da mille e una notte.

Nelle ultime settimane De Meo, insieme al presidente di Stellantis, John Elkann, aveva lanciato l’allarme sull’industria dell’auto europea: il suo «destino si gioca quest’anno», le loro parole in un’intervista a Le Figaro, premendo sull’Unione Europea per una semplificazione delle norme per costruire piccole auto sul modello delle K-car, vetture leggere e compatte, molto diffuse in Giappone e perfette per le città. Visione, questa, rilanciata la scorsa settimana dallo stesso Elkann, ospite al Mauto di Torino del congresso di Automotive News Europe.

«Arriva un momento nella vita in cui si sa che il lavoro è fatto. Nel gruppo Renault, abbiamo affrontato sfide immense in meno di cinque anni. Abbiamo raggiunto ciò che molti ritenevano impossibile. Oggi, i risultati parlano da soli: sono i migliori della nostra storia», il messaggio ufficiale di congedo del ceo di Renault. «Abbiamo un team forte e un’organizzazione agile. Abbiamo anche un piano strategico pronto per la prossima generazione di prodotti. Per questo - ha aggiunto - ho deciso che è giunto il momento di passare il testimone. Lascio un’azienda trasformata, pronta per il futuro, per mettere a frutto la mia esperienza in altri settori e intraprendere nuove avventure. Guidare il gruppo Renault è stato un privilegio, un’avventura umana e industriale che capita solo una volta nella vita. Per questo, sarò sempre grato alle donne e agli uomini di questa azienda - i Renaulutionnaires - per la loro passione, il loro impegno e la loro convinzione. Sono loro i veri motori. Inoltre, vorrei ringraziare il presidente Jean-Dominique Senard per avermi scelto diversi anni fa, per il suo sostegno e la sua fiducia, così come il cda per aver creduto nei nostri progetti. E il meglio deve ancora venire... ».

Il saluto del cda che ha subito avviato il processo di ricerca del successore del top manager milanese: «Per cinque anni, Luca de Meo ha lavorato per riportare il gruppo Renault al suo posto di diritto. Sotto la sua guida - ha affermato il presidente Senard - la nostra azienda è tornata su solide fondamenta, vanta una gamma di prodotti impressionante e ha ripreso a crescere.

Oltre a essere un capitano d’industria eccezionale, Luca de Meo è anche una persona creativa, impegnata, appassionata e fonte di ispirazione. Oggi, l’intera azienda si unisce a me nel ringraziarlo per tutti questi anni e per tutte le sfide collettive affrontate con successo». E ora si volta nuovamente pagina. Chi sarà il nuovo ceo di Renault?

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