Enel, spinta dall’estero. Buyback da un miliardo

Buoni risultati da Spagna e America Latina. Cattaneo: "Stretta finale per asset in Usa e Ue"

Enel, spinta dall’estero. Buyback da un miliardo
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Enel cresce nell'eolico spagnolo, lancia un programma di buyback fino a 1 miliardo per creare nuovo valore per gli azionisti e, grazie al business estero, compensa il calo in Italia. È una semestrale ricca di novità quella approvata ieri dal cda del gruppo guidato da Flavio Cattaneo (nella foto) che, insieme ai numeri, ha sottolineato il «miglioramento del profilo rischio-rendimento e la riduzione dell'esposizione alla volatilità dei mercati energetici».

La società ha chiuso il primo semestre con ricavi a 40,8 miliardi, in aumento di 2 miliardi (+5,4%) rispetto al primo semestre 2024. Il risultato netto ordinario è salito a 3,82 miliardi (+4,4%) e l'ebitda ordinario è rimasto stabile a 11,46 miliardi «La riduzione dei margini in Italia, sia nel retail per i minori prezzi medi applicati ai clienti finali, sia nelle rinnovabili per la minore disponibilità della risorsa idrica, è stata più che compensata dal positivo contributo delle reti in Italia, Spagna e Argentina e dei business integrati in Spagna», ha spiegato la società specificando che «l'apporto dell'America Latina sarebbe stato maggiore escludendo l'effetto cambio».

Bene l'indebitamento finanziario netto che scende ancora a 55,44 miliardi (-0,6%). Alla luce della solida performance, le stime 2025 sono confermate: un ebitda ordinario compreso tra 22,9 e 23,1 miliardi e un utile netto ordinario tra 6,7 e 6,9 miliardi. «La creazione di valore continua a guidare tutte le nostre azioni: si prevede che l'utile netto ordinario di gruppo si attesterà a fine anno nella parte più alta della guidance; inoltre spiega il gruppo - il piano di buyback da 1 miliardo annunciato oggi migliorerà ulteriormente la remunerazione degli azionisti». La società, tra le operazioni straordinarie, ha annunciato ieri l'acquisto del 62,5% di Cetasa, aumentando la capacità eolica consolidata in Spagna di 99 Mw. L'enterprise value riferito al 100% riconosciuto nell'accordo è di circa 60 milioni. L'operazione è in linea con la strategia di crescita della capacità di generazione da fonti rinnovabili anche attraverso l'acquisizione di asset.

A conti fatti, quindi, Enel continua a crescere aumentando la presenza internazionale, come dimostrano le due operazioni annunciate negli ultimi due giorni: la prima in Grecia dove la joint venture Principia ha firmato un accordo per l'acquisto di 150 Megawatt eolici; la seconda in Spagna dove Endesa è salita al 100% di Cetasa, operazione che permetterà al gruppo di consolidare ulteriori 99 Megawatt di eolico.

Nel 2025, Enel ha annunciato o perfezionato operazioni di acquisto asset rinnovabili per quasi 2 Gigawatt, quasi interamente idroelettrici ed eolici tra Australia, Grecia, Usa, Spagna. Infine, «è nella fase finale un negoziato per l'acquisizione di asset brownfield in Usa e in Ue», ha concluso Cattaneo.

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