Eni, il green aiuta i conti. È rivincita con l’Antitrust

Bene Plenitude e Enilive, ma il gas pesa sull’utile (-49%) Descalzi: "Forte flusso di cassa". In aumento il buyback

Eni, il green aiuta i conti. È rivincita con l’Antitrust
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Sono conti con prospettive solide quelli approvati ieri in casa Eni che, nonostante la forte flessione dei prezzi del gas naturale - che ha impattato inevitabilmente sull’utile - porta a casa una forte crescita nelle due divisioni chiave: Plenitude ed Enilive, ovvero le società legate alla transizione energetica dedicate alla produzione di energia rinnovabile e alla mobilità sostenibili che, insieme, hanno ha conseguito 3,32 miliardi di Ebit proforma adjusted grazie alla crescita della produzione (+5%).

Inoltre, proprio nel perimetro di Enlive, il gruppo guidato dall’ad Claudio Descalzi si è preso un’importante rivincita apprendendo «con soddisfazione» la decisione del Consiglio di Stato che, dopo quattro anni, ha respinto la tesi dell’Antitrust secondo cui il Cane a sei zampe avrebbe messo in atto una pratica commerciale scorretta ai danni dei consumatori per la campagna pubblicitaria del carburante Eni Diesel+. In particolare, il Garante nel 2020 aveva contestato il beneficio ambientale della componente verde Hvo (biocarburante idrogenato) miscelata nel diesel comminando al gruppo anche una sanzione da 5 milioni.

Guardando nel dettaglio ai conti, i risultati del gruppo superano le previsioni degli analisti e le prospettive sono positive, assicura il Descalzi che parla di stime del «flusso di cassa operativo di oltre 14 miliardi» e annuncia un piano di buy-back in aumento del 45% a quota 1,6 miliardi, rispetto agli 1,1 miliardi comunicato a marzo.

Il calo del gas ha impattato sui profitti: l’utile netto rettificato (depurato delle partite straordinarie) si è fermato a 1,58 miliardi (-46%) e l’utile netto è sceso a 1,2 miliardi (-49%). L’utile operativo proforma rettificato è sceso invece del 4,11 miliardi (-30%) penalizzato dal segmento Gas e gas naturale liquefatto (-77%) e da Esplorazione & Produzione (-13%). Gli impatti negativi sono stati in parte compensati dalla performance di Enilive e Plenitude.

«Grazie al perfezionamento dell’acquisizione di Neptune Energy e alla annunciata fusione delle attività in Gran Bretagna con Ithaca Energy, ci rafforzeremo con una maggiore presenza nei paesi Ocse e una crescente incidenza della produzione gas; inoltre, l’investimento del fondo Eip in Plenitude, a un valore implicito di oltre 10 miliardi, conferma l’elevato potenziale del nostro segmento rinnovabili e retail». Quanto agli altri segmenti di business, è ancora in perdita la Chimica (Versalis). Dopo una partenza positiva, il titolo in Borsa ha chiuso in calo dell’1,8 percento.

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