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Ita viaggia quasi in pareggio "Lufthansa? Nessun piano B"

Perdite ridotte a 5 milioni. Il presidente Turicchi: «Aperti al confronto, ma la Ue capisca che non siamo da salvare»

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Il bilancio di Ita Airways arriva a sfiorare il pareggio. E lo fa con un anno di anticipo rispetto alle previsioni del piano industriale. La perdita di 5 milioni subita nel 2023, infatti, è un dato non banale per un gruppo che ha abituato a rossi di centinaia di milioni. Evidentemente l’impostazione data dall’ex amministratore delegato Fabio Lazzerini ha dato i suoi frutti.

Basti pensare che il 2022 si era concluso con una perdita da 486 milioni, oltre 1,3 milioni al giorno. In attesa che si sbrogli la partita con l’Antitrust Ue per le nozze con Lufthansa, arriva un altro risultato tangibile per la politica industriale del governo Meloni che ha già portato a casa il risanamento di Monte dei Paschi.La compagnia ha presentato ieri i risultati approvati dal consiglio d’amministrazione con 14,8 milioni di passeggeri trasportati (+47%) e con un tasso di riempimento dei voli salito di 5 punti al 79 per cento.

Salgono anche i ricavi da passeggeri a 2,2 miliardi (+67%). Ita Airways ha raggiunto il «break even con un anno di anticipo rispetto al piano condiviso con Lufthansa» e ha dimostrato «capacità dell’azienda di generare cassa», ha detto il presidente Antonio Turicchi. Anche la cassa sembra fornire elementi rassicuranti: «La cassa si attesta a valori di estrema tranquillità, a 450 milioni, figlia dei 250 milioni versati dal socio (il Mef, ndr) il che significa che l’azienda è autonoma dal punto di vista finanziario», ha spiegato il direttore finanziario Claudio Faggiani aggiungendo che il minor ammontare degli investimenti rispetto al piano «è dovuto a un ritardo da parte di Airbus nella consegna di alcuni aeromobili che sono stati poi consegnati a inizio 2024».

Il gruppo, quindi, sta trovando una sua stabilità, ma comunque la strada maestra è sempre quella delle nozze con Lufthansa. «Non abbiamo un piano B perché crediamo fortemente nel piano A e i risultati lo dimostrano», ha detto Turicchi.

Quella con l’operatore tedesco «non è una operazione presentata come di salvataggio di un’azienda in crisi». Nel confronto con la Commissione Ue «da parte dei due azionisti di Ita c’è un forte commitment a studiare le soluzioni», ha aggiunto il presidente. E ancora: «abbiamo forti elementi da mettere sul tavolo per evidenziare che con questa operazione la concorrenza aumenti». Nel lungo raggio «siamo cresciuti in modo importante, però abbiamo 15 rotte: dire che 8 sono problematiche per noi è tanto». L’interlocuzione, però, che vede nella commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager una controparte ostica, potrebbe avere tempipiù lunghi. Ora le parti dovranno rispondere ai rilievi Ue, «c’è una scadenza già individuata nel 6 giugno».

Tuttavia, c’è il rischio che il tutto slitti «nel caso in cui i remedies fossero presentati più tardi, allora la data finale potrebbe spostarsi al 26-27», ha concluso il presidente di Ita Airways.

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