
La Procura di Lecco ha chiesto il rinvio a giudizio per otto dipendenti del gruppo Leonardo e per la stessa società, coinvolti nell’inchiesta sull’incidente aereo avvenuto il 16 marzo 2022 sul Monte Legnone. Il velivolo coinvolto era un caccia M-346FA in fase di collaudo. Nell’impatto ha perso la vita il pilota britannico Dave Ashley, mentre il collega Giampaolo Goattin si è salvato dopo essersi lanciato con il paracadute.
La richiesta del pubblico ministero è riportata nella relazione semestrale del gruppo Leonardo, che specifica come lo scorso 23 luglio sia stato notificato l’avviso di fissazione dell’udienza preliminare, prevista per il prossimo 10 dicembre. Gli otto dipendenti sono accusati a vario titolo di disastro aviatorio colposo e omicidio colposo. Anche la società Leonardo spa risulta indagata per responsabilità amministrativa, in relazione alla presunta violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro.
L’aereo, un Alenia Aermacchi M-346FA, era decollato per un volo di prova prima di precipitare contro una parete rocciosa del Monte Legnone, al confine tra le province di Lecco e Como. A bordo si trovavano due piloti esperti: Dave Ashley, ex membro della RAF britannica, e Giampaolo Goattin,ex pilota dell’Aeronautica Militare Italiana e collaudatore per Leonardo.
Goattin si è salvato grazie all’espulsione automatica e all’atterraggio su uno sperone di roccia. Ashley, invece, è morto nonostante si fosse lanciato: il suo corpo è stato ritrovato ore dopo dai soccorritori.
Le indagini, durate oltre tre anni e supportate da numerose consulenze tecniche, hanno portato alla conclusione che l’incidente poteva essere evitato.
VP.