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Ricavi Terna a 4,6 miliardi e focus sulla sostenibilità

Foto di Carlo Dani via Wiki Media
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Ricavi Terna a 4,6 miliardi e focus sulla sostenibilità

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Si tratta del piano d’investimenti più massiccio della storia di Terna. Entro il 2028, infatti, saranno mobilitate risorse per 16,5 miliardi di euro, di cui 15,5 sulle attività regolate e 2,6 già quest’anno. Il totale degli investimenti è maggiore del 65% rispetto al precedente piano. «Sono orgogliosa di presentare il Piano Industriale con gli investimenti più alti mai registrati nella storia di Terna», ha dichiarato l’amministratore delegato e direttore generale Giuseppina Di Foggia (in foto), «con circa l’80% delle opere già autorizzate e oltre il 70% già coperto da contratti con i fornitori». Per accelerare la transizione energetica del Paese, il gruppo che gestisce la rete elettrica italiana avvierà «una Twin Transition, energetica e digitale, che garantirà una transizione più rapida, sostenibile, giusta e inclusiva». Le principali agenzie di rating hanno confermato il loro giudizio dopo la presentazione.

I progetti riguardano lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale per 10,8 miliardi con collegamenti in cavo sottomarino, risoluzione di congestioni di rete e integrazione delle rinnovabili. Due miliardi saranno investiti in innovazione e digitalizzazione. Poi ci sono i progetti infrastrutturali come il Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino che collegherà la Sicilia alla Sardegna e alla Campania; l’Adriatic Link tra l’Abruzzo e le Marche; il Sa.Co. I.3 tra Sardegna, Corsica e Penisola; l’elettrodotto Chiaramonte-Gulfi-Ciminna in Sicilia e, infine, il ponte energetico Elmed tra Italia e Tunisia: il primo a collegare Europa e Africa. Sarà affiancato a un innovation hub che supporterà le startup tunisine e farà corsi per la manodopera. Il piano è sostenibile al 99% per la tassonomia europea.

Quanto ai target finanziari: si prevedono ricavi a 4,6 miliardi entro fine piano, con margine operativo lordo a 3,25 miliardi e utile per azione a 55 centesimi. La politica sui dividendi prevede una crescita minima annua del 4% prendendo a riferimento il 2023. L’ultimo esercizio si è concluso con ricavi per 3,18 miliardi (+7,5% sul 2022), con un utile a 885,4 milioni (+3,3%).

Quanto alla cedola, sarà di 33,9 centesimi per azione (+8%), investiti 2,29 miliardi (+30,4%).

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