Aziende

Tesla rinuncia all'elettrico low-cost? Musk nega tutto

Secondo Reuters, la casa automobilistica di Austin avrebbe deciso di rinunciare al progetto. Duro il commento del magnate: «Menzogne»

Tesla rinuncia all'elettrico low-cost? Musk nega tutto

Ascolta ora: "Tesla abbandona l'elettrico low-cost: cosa c'è dietro lo stop di Musk"

Tesla abbandona l'elettrico low-cost: cosa c'è dietro lo stop di Musk

00:00 / 00:00
100 %

Tesla getta la spugna sull’elettrico a basso costo. Secondo quanto raccolto dall’agenzia Reuters, la casa automobilistica fondata da Elon Musk avrebbe cancellato il progetto per il veicolo che avrebbe dovuto rappresentare la nuova ammiraglia low-cost in grado di recuperare terreno nella competizione con il colosso cinese Byd. Il costruttore americano aveva fatto trapelare verso la fine del 2023 – in concomitanza con la pubblicazione dei risultati finanziari dell’ultimo trimestre dell’anno al di sotto delle aspettative – la produzione di questa nuova auto economica.

Denominato "Redwood", il modello era stato presentato come un crossover compatto disponibile a partire da 25mila dollari, quasi 14mila in meno della Model 3, la macchina attualmente meno costosa nel catalogo Tesla. Lo "scheletro" dell’auto sarà comunque utilizzato dagli ingegneri per lavorare sui taxi biposto a guida autonoma che dovrebbero debuttare sul mercato entro la fine del 2024.

Una fonte consultata da Reuters ha spiegato che Musk ora avrebbe deciso di ricalibrare la strategia dell’azienda, puntando sui robotaxi. Ma il magnate smentisce, attaccando l'agenzia direttamente dal suo account X: "Reuters sta mentendo", ha scritto Musk, aggiungendo che Reuters "starebbe morendo" sulla base dei dati del traffico del sito web che mostrerebbero un calo degli utenti.

L'imprenditore di origini sudafricane, già proprietario di SpaceX ed X (ex Twitter), aveva manifestato negli scorsi mesi tutta la sua frustrazione per la situazione internazionale del mercato degli Ev (Electric vehicles). Una reazione, quella di Musk, motivata soprattutto dal successo dirompente del principale concorrente, Byd. Per contrastare il dominio del big cinese, sostenuto negli ultimi anni dagli incentivi statali del governo di Pechino, il ceo di Tesla aveva addirittura invocato l'introduzione di nuovi dazi nei confronti della Cina, l'unica opzione – secondo lui – valida per scongiurare il collasso delle case automobilistiche occidentali.

Intanto a Wall Street è una giornata nera per il titolo di Tesla, crollato di quattro punti percentuali dopo lo scoop di Reuters e l'annuncio da parte dell'azienda di ridurre i prezzi del suv Model Y.

Le azioni della società hanno perso il 34% del valore dall'inizio dell'anno.

Commenti