Sono quattro le liste schierate in campo in vista dell’assemblea di Tim in calendario il 23 aprile. Ieri si è aggiunta quella del fondo Bluebell, che ha presentato sei nomi con in testa Paola Giannotti De Ponti, già membro del board di Tim ai tempi di Luigi Gubitosi. Nonostante i sei nomi che la rendono potenzialmente di maggioranza, la non indicazione di un amministratore delegato non pare nascondere una volontà di ostacolare la lista del cda. Cosa a cui ambisce la lista del fondo Merlyn Partners che indica Stefano Siragusa come ad e l’ex Microsoft Umberto Paolucci come presidente. Il cda uscente propone la conferma dell’ad Pietro Labriola (nella foto) e lancia Alberta Figari alla presidenza.
Nessuna lista intende bloccare la vendita della rete, cosa che vorrebbe il principale socio Vivendi che il 2 aprile siederà al tavolo col governo e i vertici di Tim davanti alla commissione golden power. Risolta, infine, la grana per la lista di Asati che non aveva indicato nessuna donna: i piccoli soci hanno ridotto i nomi da 8 a 4, presente come quota rosa Francesca Dalla Vecchia.
Intanto, è stato raggiunta l’intesa tra sindacati e azienda sui contratti di
solidarietà fino a giugno 2025 per la gestione di 3.650 esuberi: a 8.500 persone sarà applicato il 5% di riduzione di orario, per 23.300 il 13,84%; ai dipendenti di Noovle, Olivetti, Telecontact e Sparkle sempre il 13,84%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.