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Tutte le mosse di Simest: i bandi per l'internazionalizzazione delle imprese

Simest sostiene le imprese italiane per l'export: in campo 18,5 miliardi da qui al 2025

Tutte le mosse di Simest: i bandi per l'internazionalizzazione delle imprese

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In una fase in cui l'economia italiana necessita di continui stimoli e rilanci, uno strumento a disposizione dell'imprese spesso sottovalutato ma fondamentale per l'operatività di molti attori del mercato italiano è Simest, l'azienda a controllo esclusivo di Cassa Depositi e Prestiti, quindi indirettamente del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

I bandi favoriscono in prospettiva la conquista di mercati esteri da parte di aziende italiane desiderose di espandersi grazie a finanziamenti a fondo perduto, aiuti per l'export e iniziative di venture capital.

Come opera Simest a sostegno delle imprese

Con il piano industriale 2023-2025 Simest ha messo in campo una quota di risorse pari a 18,5 miliardi di euro per aprire al sostegno economico alle imprese che si trovano o in condizione di dover spingere la loro internazionalizzazione o di fronte alla sfida di eventi problematici e impronosticabili.

Rispetto alla sua ex capogruppo, Sace, Simest non compie un'operazione di assicurazione per le singole operazioni delle aziende che puntano all'estero. Opera direttamente finanziando o intervenendo direttamente sul capitale delle imprese stesse.

Gli interventi sono promossi o in termini di prestiti a bassissimo tasso d'interesse o sotto forma di sovvenzione a fondo perduto o - caso più raro - attraverso l'ingresso dell'azienda, coperta da Cdp e dunque dal capitale pubblico, nell'azionariato delle imprese target. Possono essere aiutate da Simest tutte le imprese classificate come Pmi o Midcap che abbiano depositato almeno gli ultimi due bilanci. Al cui interno deve emergere un fatturato estero la cui media sia pari ad almeno il 20% del fatturato aziendale totale o, nel caso limite, al 35% nell'ultimo bilancio depositato. I bandi sono di diverso tipo. A partire da quelli emergenziali per la sfida della guerra russo-ucraina.

Simest per le imprese colpite da guerra e alluvione

La sfida lanciata dalla Russia con la guerra in Ucraina ha messo diverse aziende italiane in difficoltà a causa della perdita di quote di mercato all'estero. In Ucraina, ovviamente, per l'incedere del conflitto e i danni tanto al capitale fisso quanto ai flussi commerciali. Ma anche in Russia e Bielorussia, per gli effetti delle sanzioni e della guerra commerciale.

Per le imprese che hanno i requisiti garantiti da Simest per l'accesso ai bandi e almeno il 10% di fatturato da export in Russia, Bielorussia e Ucraina o una parte della filiera di approvvigionamento proveniente dai tre Paesi, Simest garantirà fino a 2 milioni di euro di finanziamento a impresa, compresa una quota del 40% della perdita economica subita da ogni azienda a fondo perduto e il resto su un periodo dai 4 ai 6 anni con finanziamento a tasso zero. Le imprese possono candidarsi sul sito di Simest al bando per i finanziamenti, rinnovato a maggio.

Nello stesso mese di maggio scorso è stato promosso un bando emergenziale per l'aiuto alle imprese colpite dall'alluvione in Emilia-Romagna, che aiuterà le imprese esportatrici con 300 milioni di euro di contributi a fondo perduto: 30 per le microimprese, 180 per le Pmi, 90 per le MidCap. Simest farà operazioni di ingresso emergenziale nel capitale o di aiuto al patrimonio delle imprese da qui al 31 dicembre 2023 per aiutarle a superare l'onda lunga dell'alluvione. Saranno messi a disposizione inoltre 400 milioni in termini di finanziamenti agevolati.

I bandi tradizionali per l'internazionalizzazione

Parallelamente Simest apre tradizionalmente bandi per le imprese, spesso rivolti a casi ad hoc per molte piccole realtà che hanno bisogno di sostegno per acquistare materie prime, proteggersi dall'inflazione e espandersi in nuovi mercati. Esistono bandi continuamente aperti per la concessione di finanziamenti fino a 150mila euro pari al massimo al 15% dei ricavi risultanti dall’ultimo bilancio approvato. E il Pnrr ha concesso l'apertura di linee di credito di finanziamento con l'obiettivo di coprire maggiori operazioni anche dal valore di diversi milioni di euro a cui Simest può partecipare a seconda delle dimensioni aziendali tra il 25 e il 40% della quota con un intervento a fondo perduto.

Imprenditori ed esportatori devono tenere molto sott'occhio i bandi promossi da Simest, che rappresentano un'occasione per fare sistema tra pubblico e privato.

E vitalizzare, in tutti i suoi settori, l'export che rappresenta il vero motore dell'economia nazionale e la garanzia massima di sviluppo del Paese.

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