Massimo Restelli
nostro inviato a San Pietroburgo
Il mercato bussa alla porta di Azimut che conta di archiviare dicembre con risultati in crescita. Mentre festeggiava il primo anno di quotazione in Piazza Affari lamministratore delegato Pietro Giuliani ha ammesso di essere stato corteggiato da qualche imprenditore e gruppo finanziario, non solo italiano, interessato a diventare socio stabile della sua creatura. Magari prendendo posto in Timone: la fiduciaria cui fa capo il 23,7% del capitale suddiviso tra lo stesso Giuliani e circa 800 promotori. Per ora, tuttavia, si tratta di poco più di un abboccamento anche perché Azimut, che a settembre sposterà il proprio quartier generale a Brera nel palazzo prima occupato dalla casa editrice Universo, intende rimanere indipendente.
Il ruolino di marcia prevede infatti la crescita per linee interne, il titolo ha guadagnato il 28,4% dal collocamento, e il rilancio di Aletti Invest Sim. La rete, acquistata per 12 milioni dalla Banca Popolare di Verona e ora ribattezzata Az Investimenti Sim nellintento di prevenire la tendenza del mercato con prodotti multimarca. «Nellarco di 3-5 anni - ha detto Giuliani - Az Investimenti dovrebbe assumere una forza durto simile a quella di Azimut, raddoppiando pertanto le dimensioni dellintero gruppo (915 promotori e 10,1 miliardi di patrimonio)». Azimut, che a giugno ha registrato una raccolta di 1,2 miliardi rispetto ai 7,8 miliardi di rosso accusati dal settore, ha intanto registrato positivi segnali anche dal fondo speculativo Aliseo (nel primo mese di vita il patrimonio è pari a 25 milioni). Simile la tendenza di Az-Life, in utile da inizio anno, la compagnia assicurativa che Giuliani potrebbe far crescere anche grazie alla collaborazione con un partner ad hoc. Intanto, entro fine anno il gruppo prenderà una decisione sul vecchio progetto di sviluppare una banca al proprio interno, eventualmente partendo dallattuale accordo commerciale con il Credito Valtellinese.
Giuliani ha colto loccasione del compleanno borsistico di Azimut per lanciare una sfida allintero settore del risparmio gestito italiano. «Il 90% dei fondi rende oggi meno dei Bot - ha incalzato Giuliani, ricordando i periodici studi di Mediobanca - ma questo assorbe maggiore ricchezza di quanta non sia stata distrutta in casi limite come Parmalat».
Per Azimut 2005 in crescita
Giuliani: «Entro cinque anni raddoppio del gruppo». I progetti su Az Investimenti
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