Gli azzurri non inseguono la Vincenzi

«Non inseguiremo Marta Vincenzi, ma lavoreremo per proporre un'opposizione costruttiva e alternativa che ci permetterà di governare la città fra cinque anni» parola di Roberto Cassinelli, coordinatore cittadino di Forza Italia. Ieri, al teatro della Gioventù di via Macaggi, si è tenuta la prima riunione di tutti gli eletti azzurri di Genova e Provincia delle scorse amministrative.
Quasi 100 persone in tutto, contando anche i consiglieri delle 9 municipalità, riunite in una sorta di stati generali. Un'occasione per stabilire le linee di coordinamento non solo politiche, ma anche organizzative interne al partito. Si passa quindi da programmi estremamente pratici, quali la creazione di una mailing list fra tutti gli eletti per favorire la comunicazione interna, a proposte per la città. Al centro della discussione temi che saranno il cavallo di battaglia del partito e di tutto il centrodestra: sicurezza (immigrazione e moschea in primis), igiene urbana e i costi della politica. «Questo ciclo amministrativo ci permetterà di valutare anche a cosa servono in concreto questi nuovi municipi, per vedere se sarà il caso di continuare a credere in un'istituzione che naturalmente comporta dei costi» dice Raffaella Della Bianca, capogruppo di Forza Italia in Comune. In platea c'erano tutti gli uomini di vertice - e non solo - del partito. Non mancava neanche Renata Oliveri, candidata indipendente del centrodestra per la presidenza della Provincia e Pasquale Ottonello, il presidente forzista del Municipio Medio Levante, recentemente bacchettato per la scelta dei suoi mini assessori. Mancava solo Enrico Musso, che si è più volte smarcato dagli azzurri proponendo a Tursi anche una giunta ombra di soli tecnici. Non mancano stoccate alla maggioranza. Principale alfiere è il consigliere comunale Alberto Gagliardi che ribadisce «che la notte bianca ce la siamo pagata noi cittadini e che esistono spa gestite dal Comune che si comportano come dei privati, ma per favorire gli amici e non per l'efficienza».
Così ci si presenta al prossimo congresso cittadino e provinciale di ottobre, dove verranno quasi certamente rieletti alla presidenza Cassinelli e Boitano. «Ora siamo un partito a tutti gli effetti» scandisce il senatore Grillo.

«Ma un partito moderno che ci permette di essere partito e movimento in un tempo» aggiunge il coordinatore regionale Scandroglio. Un partito aperto a tutti. Aperto, forse, anche a Rosario Monteleone. «È un amico da 25 anni e una persona intelligente - chiarisce Grillo - che seguiremo attentamente nei prossimi mesi per capire cosa vorrà fare».

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