Leggi il settimanale

L’Ue ha ucciso un’altra fabbrica, ha ragione Burioni e Cazzullo: quindi, oggi…

Quindi, oggi...: il caso dell'azienda di silicio tedesca, l'esame di Medicina e il Fisco

L’Ue ha ucciso un’altra fabbrica, ha ragione Burioni e Cazzullo: quindi, oggi…

- Stavolta c’è poco da fare, Roberto Burioni ha ragione da vendere. E non sto parlando di Covid o di vaccini, ma del test del “semestre filtro” di Medicina che tanto sta facendo discutere. Non so se io, Burioni o altri anche in quarto liceo saremmo stati in grado di rispondere. Ma so per certo che la reazione dei “bocciati” è il frutto marcio di un sistema, quello scolastico, che li ha abituati a pensare che l’importante sia “l’impegno" e non “il risultato”. Che gli studenti vadano “accolti” e ascoltati, invece che educati a studiare e a imparare. Anche le noiosissime nozioni. Alunni che, invece di rimboccarsi le maniche, chiedono il “sostegno psicologico”. Ragazzi che non conoscono minimamente il rischio di dover ripetere l’anno, visto che l’esame di Stato lo passano tutti e con voti troppo alti per la reale preparazione scolastica. Avete voluto una scuola inclusiva, aperta, non fondata sulla meritocrazia? Ecco il risultato.

- E no, se solo il 20% dei candidati ha superato il test non vuol dire che l’esame era “impossibile”. Vuol dire che gli studenti non erano pronti. Punto. Signori: stiamo parlando di futuri medici, gente che dovrà operare a cuore aperto, professionisti da Pronto soccorso costretti a prendere decisioni in pochi minuti. Il minimo che possiamo chiedergli è di essere preparati, no?

- Aldo Cazzullo, per criticare i miliardari che spostano la residenza lì dove si pagano meno tasse, afferma che “chi si sottrae al fisco è uno che ce l’ha fatta. Poi, giustamente, ci si lamenta se l’esame urgente viene fissato dopo un anno. Ma l’idea che più tasse si versano, più ci sono medici, tecnici, infermieri, macchinari, e meno tasse si versano meno ce ne sono, non ci entra proprio in testa”. Ho due obiezioni per lui. Primo: ma siamo sicuri che più tasse si versano, maggiori saranno medici, tecnici e infermieri che ci salveranno la vita? No. Perché il bilancio dello Stato è già abnorme, solo che i “miei” soldi (e quelli dei miliardari) vengono sperperati nella gran parte dei casi. Sperperati. Sovvenzioni inutili al cinema per film che non si guarda nessuno. Manifestazioni a Roma in favore dell’Europa (do you remember, Gualtieri?). Assumifici scolastici. Trasporto pubblico inefficiente. Rivoli e rivoletti. Per non parlare dei costi che la burocrazia impone alle aziende, le quali ne farebbero decisamente a meno. C’è chi calcola in 500 miliardi gli sprechi della Pubblica amministrazione. Dico: cinquecento miliardi. Altri, come la Cgia di Mestre, nel 2021 mettevano l’asticella più in basso, ovvero a 200 miliardi all’anno (all’anno!), cioè il doppio dell’evasione fiscale. Scommettiamo che, se smettessimo di sprecare denari inutilmente e abbassassimo la richiesta di tasse, molta meno gente cercherebbe un modo per non pagarle? Chi cerca di pagare meno tasse, legalmente intendo, non odia lo Stato. Odia gli sprechi. Ed è convinto di essere in grado di spendere i propri soldi meglio di quanto non sappia fare un funzionario pubblico.

- Seconda obiezione, che poi è una domanda. Anche approfittare di detrazioni e deduzioni è, sostanzialmente, un modo per “sottrarsi al fisco” e per far ricadere sulla collettività il peso degli “sconti” rispetto alle tasse che il soggetto avrebbe dovuto pagare. Mi vuole dire, il collega Cazzullo, che in vita sua non ha mai – dico mai – inserito in dichiarazione dei redditi nemmeno uno di questi due modi per “sottrarre” al fisco un pezzo del suo reddito?

- Volete sapere perché l’Europa si sta uccidendo da sola? Leggete la storia di questa azienda tedesca che produce silicio (fondamentale, di questi periodi) messa in ginocchio dalla concorrenza cinese e dalle folli regole europee. Scrive l’Ansa che “negli ultimi anni l'aumento del costo dell'energia elettrica e la concorrenza per silicio a prezzi molto più competitivi dalla Cina ha messo in ginocchio l’azienda”. Ma come mai questo svantaggio competitivo? Facile. Primo: “Il prezzo dell'energia elettrica sarebbe triplicato dopo l'aggressione russa all’Ucraina” (qualcuno lo dice a Draghi quando diceva “volete la pace o il condizionatore?”). Secondo: gli standard sociali e di sicurezza sul lavoro, come pure sull'ambiente, adottati dalla Cina non sono paragonabili con quelli adottati dall'Ue. Tradotto: abbiamo chiesto alle aziende di rispettare normative verdi e di sicurezza sul lavoro così elevate che i costi di gestione hanno mandato l’azienda fuori mercato. Risultato, paradossale: acquistiamo il silicio dalla Cina, che ovviamente non rispetta né gli standard sociali né quelli ambientali. Siamo dei geni. Del male.

- Ho letto l'intervista a un dotto intellettuale secondo cui senza la stampa libera la democrazia è a rischio, arrivano le dittature eccetera eccetera eccetera. E lo fa nel giorno in cui La Stampa e Repubblica sono in sciopero per via dell'ipotesi di vendita da Exor ad altri compratori, tra cui un acquirente greco.

Ehm, signori: ma non è che li vogliono chiudere, 'sti giornali. Li vendono a un altro. Cosa assolutamente legittima, tanto legittima che il primo a vendere Rep è stato Eugenio Scalfari, il vostro idolo laico.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica