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Cicero, la migliore spia dei servizi segreti di Hilter

La paradossale storia di Cicero, la spia che consegnò nelle mani dei tedeschi le informazioni segrete che potevano cambiare il corso della guerra senza essere ascoltato

Cicero, la migliore spia dei servizi segreti di Hilter

"Cedere alle circostanze, cioè l'ubbidire alla necessità, è sempre un connotato del saggio", asseriva l'oratore latino Cicerone, nome in codice scelto dall'Abwehr, servizio segreto tedesco asservito al Nazismo, per un ciarliero cameriere in servizio presso l'ambasciata britannica di Ankara, al secolo Elyesa Bazna. Fin da quando esistono - e parliamo del XV secolo - le ambasciate sono state considerate una sorta di habitat naturale per la proliferazione dello spionaggio che vi ha sempre trovato copertura, asilo e, ovviamente, informazioni segrete della massima importanza. Ma nessuno fu mai facilitato nel mestiere come Bazna, un albanese con il vizio di leggere la corrispondenza dei diplomatici presso i quali prestava servizio, che nel 1942 pensò di mettere a reddito le informazioni che trovava tra i documenti privati dell'ambasciatore britannico Sir Hughe Knatchbull-Hugessen.

Sotto il nome in codice di Cicero, la spia in livrea fotografò più documenti segreti per consegnare le informazioni trafugate a Ludwig Moyzisch, agente austriaco del Reichssicherheitshauptamt che operava sotto la copertura di addetto commerciale dell'ambasciata tedesca ad Ankara. In cambio, Cicero chiese una contropartita di 20mila sterline, rendendosi di fatto una spia del servizio segreto tedesco. Per due anni l'agente Cicero fotografò documenti prelevati dalla cassaforte di Sir Hughe, anche quando la violazione si fece complessa per via della nuova tecnologia che ne regolava l'apertura.

Alla fine del 1944, quando la guerra era ormai persa e le divisioni tedesche ripiegavano su ogni fronte, l'Abwehr aveva consegnato almeno 300mila sterline in contanti alla spia in livrea di Ankara, che sopravvisse alla guerra solo per scoprire di essere stato ingannato dall'intelligence tedesca che lo aveva messo sì a libro paga come "agente", ma lo pagava con denaro falso, contraffatto, il frutto della leggendaria Operazione Bernhard: il piano per "inflazionare la sterlina" attraverso l'emissione e la messa in circolo di denaro falso escogitata dal Sicherheitsdienst, o SD, il servizio segreto delle SS, portato avanti in gran segreto nelle baracche 18 e 19 del campo di concentramento di Sachsenhausen.

Un errore imperdonabile per il fallimentare servizio d'intelligence della Germania, che ignorò, per un misto di negligenza e sfiducia, informazioni di altissimo valore, tanto per dire, dettagli che potevano svelare lo scopo di un'operazione designata con il nome in codice di "Overlord", prediligendo, al contrario, i depistaggi sugli sbarchi alleati in Europa che venivano creati ad arte dal Comitato XX del Secret Intelligence Service inglese;che inondava l'intelligence tedesca di false informazioni portate dagli agenti doppiogiochisti come il blasonato Garbo, Tricycle e Artist, rispettivamente Joan Pujol García, e gli amici per la pelle Dusan Popov e Johnny Jebsen, le spie di Lisbona.

Per quanto nel mondo dello spionaggio sia consuetudine dire che "nulla è mai come sembra", Cicero era una potenziale miniera d'oro che venne declassata a cameriere avido di pettegolezzi, inaffidabile e troppo "stupido" per essere realmente utile agli scopi del Reich. Un uomo da ripagare con l'inganno, mentre coloro che ingannavano davvero il Reich, e venivano considerati spie di prim'ordine, venivano ripagati con denaro vero. Uno strano contrappasso che portò i nazisti a ignorare colui che poteva seriamente rivelarsi come una delle migliori spie a servizio di Hitler.

Non possiamo sapere con precisione quanto materiale sensibile Cicero abbia fornito veramente all'Abwehr dell'ammiraglio Canaris e all'SD di Schellenberg tra il 1943 e il 1944. Moyzisch affermò in seguito di aver acquistato "circa 400 fotografie" da Bazna. Quel che è certo è che molte delle informazioni trafugate da un cameriere di mezza età, con la fronte estremamente alta, i baffi sottili e gli occhi infossati, avrebbero potuto "influenzare significativamente" il corso della guerra, se solo Adolf Hitler e i suoi fedelissimi si fossero fidati delle loro vere spie.

Alla sfortunata quanto assurda vicenda di Elyesa Bazna, che scoprì l'inganno delle false sterline solo dopo la guerra, provando ad aprire un albergo e scoprendosi in possesso di migliaia di fogli di cotone privi di valore.

Dopo aver intentato una impensabile causa contro il governo della Germania dell'Ovest per la truffa di cui era rimasto vittima, si trasferì a Monaco, dove finì la sua vita come guardiano notturno. Alla sua paradossale esperienza da spia sono stati dedicati libri e un film intitolato Operazione Cicero, da cui è tratto il fotogramma in testa a questo nostro articolo.

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