B. B. appoggia Marine Le Pen e snobba Sarkò

Finiti i pianti per la morte dell’ex-marito “Brigitte bijoux” dichiara la sua preferenza politica: "Amo il colore bleu Marine"

B. B. appoggia Marine Le Pen e snobba Sarkò

Non abbiamo fatto in tempo a ripassare con lei i beati anni dell’autentica trasgressione non ancora burina e di massa, che Brigitte Bardot torna alla ribalta con calcolata astuzia. Finiti i pianti per la morte dell’ex-marito playboy, quel Guenther Sachs suicidatosi la settimana scorsa nel suo chalet di Gstaad, al quale lei dedicò tre anni della sua vita nei Sessanta spensierati, “Brigitte bijoux” parte lancia in resta e dichiara le sue preferenze politiche. E mentre in Francia le presidenziali bruciano e Carla Bruni diserta Cannes vuoi perché incinta, vuoi perché qualunque cosa dica la prémiere dame, oscura il marito Sarkozy, ecco che B.B., ancora iconica benché anziana, apre la sua celebre bocca imbronciata e spara: “Amo il colore bleu Marine, che non si è ancora macchiato del rosso sangue delle corride, o della caccia”.

Alludendo a Marina Le Pen, combattiva figlia del leader del Front National, di recente avvistata a Lampedusa, in passerella anti-sbarchi (ma i fischi l’hanno costretta alla rapida ritirata), la diva si è espressa con la consueta franchezza e, senza peli sulla lingua, si è schierata a fianco dell’arcinota pasionaria d’Oltralpe. Del resto, B.B. è da sempre vicina al Front National, anche perché in quarte nozze l’ex-attrice ha sposato l’aristocratico attivista Bernard d’Ormale, sigillando così un certo tipo di appartenenza ideologica. Naturalmente, i gauchistes au caviar detestano l’attuale B.B., tutta cani, gatti, proteste animaliste e idee –secondo loro - reazionarie. Sta di fatto che lo FN, per “la magnifica preda” è l’unico partito in grado di assicurarle protezione, quanto ai suoi interessi per le bestiole abbandonate. Ma lei, che nella dorata gioventù passata a Saint Tropez, ne ha fatte di tutti i colori,non si cura molto di tale ostilità.

Trattata dai media francesi come una combattiva cariatide, che però è stata una della “Marianne” più belle di Francia, se non la più bella in assoluto, la Bardot ne ha anche per Nicolas Hulot, il mezzobusto di TF1 che si è candidato alle presidenziali, non senza qualche polemica. “Hulot? Se ognuno facesse il suo mestiere, le vacche starebbero sicure nelle stalle”, ha risposto, in proposito, all’intervistatore di “Voici”. Fantastica Brigitte, nella sua arroganza senatoriale! In Europa, del resto, s’aggira un’altra Marina che, nonostante neghi di volersi interessare di politica, di fatto sta dando prova di saper stare sulla sua pericolosa scena.

Si tratta di Marina Berlusconi, recentemente data per possibile successora del padre Silvio: tra un’intervista e l’altra, Marina B. forse traccia le linee-guida d’una sua eventuale leadership “azzurra”.

Non resta che attendere:da noi,però, quale diva attempata, coraggiosa, già fascinosa, potrebbe fare outing con altrettanta immediatezza?

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