Sarà un buon Natale per la Roma e i suoi tifosi. A travestirsi da vecchino con barba bianca è stato una vecchia conoscenza, quel Francesco Totti che ha portato al popolo giallorosso (peraltro non molto numeroso ieri) due doni, uno per tempo. Preferendo, come si fa nei tempi di magra, regali utili a regali spettacolari: un rigore, pure se a cucchiaio, e un appoggio a porta vuota. Ma due gol importanti per almeno tre motivi. Motivo 1: perché Totti non segnava da due mesi, da quel 20 ottobre in cui, ancora allOlimpico e ancora di sabato, Totti segnò il gol dell1-1 contro il Napoli allalba di una partita folle che finirà 4-4: poi sessantatré giorni trascorsi più in infermeria che in campo. Motivo 2: perché la Roma aveva assolutamente bisogno di una vittoria dopo i due brutti pareggi di Livorno e Torino, che hanno allontanato lInter da 3 a 7 punti, e chissà che oggi il Milan non riapra il campionato battendo o fermando lInter. Motivo 3: perché queste sono le vittorie delle grandi squadre, che ottengono il massimo anche quando non sono al meglio. Ora tre settimane di sosta rimescoleranno i valori e la forma: intanto la Roma liquida un periodo di scarsa vena senza fare altri danni.
Gloria, dunque, a Totti. Giunto a quota 160 gol in serie A. Ciò che rende la sua sera dolce. Del resto è lultima sera di gioco dellanno, ottima per i bilanci e un po di sentimentalismo: «Volevo chiudere il 2007 bene - dice Totti - e sono contento di quello che ho fatto grazie ai compagni che mi hanno messo a disposizione prima il rigore e poi lassist». Poi un pensiero carico di rammarico a quellinfortunio contro lo Sporting Lisbona che forse ha cambiato la stagione dei giallorossi. «Stavo attraversando un periodo fantastico sia io pesonalmente sia la squadra», dice il numero 10. E adesso? «Sto migliorando, ho dolore ma non posso lasciare la squadra adesso».
Babbo Totti fa due regali di Natale alla Roma
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