La sua terra natìa, Montenero di Bisaccia, vanta tra le più alte percentuali italiane di pensioni d’invalidità: Antonio Di Pietro, invece, si è accontentato di andare in pensione a 45 anni. «Era la legge di allora, non potevi certo rifiutare» ha detto a Marco Galluzzo del Corriere della Sera. Sta di fatto che Di Pietro è andato in pensione dopo solo 12 anni di magistratura, e parliamo di una categoria che già ha fama di lavorar poco e vanta la quantità di ferie più corposa del Paese. Nel caso di Di Pietro, poi, c’è un particolare che a suo tempo non notò nessuno: il 28 novembre 1994, solo otto giorni prima di annunciare le dimissioni da magistrato, Di Pietro ottenne la nomina a magistrato d’Appello. I giornali pubblicarono stralci dell’adulatorio decreto di nomina, ma nessuno rilevò che lo scatto di anzianità (chiesto da un Di Pietro che aveva già programmato le dimissioni) serviva perlopiù a elevare la soglia della pensione.
E oggi Di Pietro rilascia interviste sulle pensioni e sui lavori usuranti. In Francia e in Germania i minatori e gli operai vanno in pensione come e quando gli altri: «E a me cosa importa?», ha risposto lui, «Questa cosa che l'Italia non possa fare da apripista mi sembra demenziale».Il baby magistrato
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.