Michela Giachetta
«Ma tu ce lhai Rob Van Dam? Ti cedo Eddie Guerriero, tu mi dai Kurt Angle?». Se non sapete di cosa stiamo parlando, probabilmente non avete figli adolescenti, che comprano figurine, guardano la tv e giocano con la playstation, perché da un po di tempo a questa parte i beniamini assoluti degli under 18 sono loro, i campioni del wrestling. Niente più Totti o Cassano. Ora per riempire gli album servono Cibernic Machine o Chris il Narciso. E anche per fare il pieno nei palasport. Ha, infatti, già registrato il quasi tutto esaurito il torneo a eliminazione diretta, che si terrà sabato prossimo, 4 giugno, al Palalottomatica, «Round Zero. La sfida»: un evento per gli appassionati di questo sport-spettacolo che fa impazzire i ragazzini. Arriveranno da tutta Italia per assistere ai voli di Aj Styles e di Peter Williams, fenomeni statunitensi allottavo e al 178° posto nellannuale classifica dei migliori 500 lottatori al mondo. Ma sul ring a darsela di santa ragione non saranno gli unici: non mancheranno Ares, il banchiere svizzero con il suo assistente Marco Roudin, Cannonball Grizzli, il gigante buono americano, Spud, il fighetto inglese con la faccia da schiaffi. Ci saranno anche due italiani che porteranno in scena la classifica sfida Nord-Sud: Capitan Padania, muscoli fasciati da un costume verde, nella parte del cattivo e Neo Pulcinella, con la maschera napoletana, a «recitare» il ruolo di vittima. Si insulteranno secondo copione, con versi e urla, per poi passare alle mani, ma senza farsi male, come i ragazzi sanno. Almeno questo è quello che sostengono gli organizzatori. Di diverso avviso il Codacons, associazione di consumatori, che biasima le trasmissioni di Sky (Wrestlingmania) e di Italia 1 (Smackdown), dedicate a questo sport, definendole «diseducative e violente, fonte di emulazione da parte di minori» e chiede la loro sospensione. Il guaio è che i ragazzi, secondo il Codacons, non si limitano a fare il tifo per Brooker T. o Kurt Angle, ma provano a imitarli. «Perché prendersela solo con i combattenti supermuscolosi del wrestling? - replica Vittorio Quattrone, promotore dellevento romano e capo della Ewf (European wrestling federation) - Se ci preoccupiamo di quello che i bambini possono imitare dovremmo anche vietare la visione dei Power Rangers e dellUomo Ragno. Ma i ragazzi sanno che gli atleti non si fanno male, che la lotta è una finzione». Per chi lo dimenticasse, comunque, in televisione, durante le trasmissioni dedicate a questo «spettacolo», passa spesso lo spot «non fatelo anche voi», ossia non trasformate le vostre camerette in piccoli ring. È quello che ripetono anche Michele Posa e Luca Franchini, i due conduttori di Sky sport, che, nella Cartoonia del wrestling, con la loro t-shirt nera e occhiali scuri, ci stanno come i topi nel formaggio. Saranno presenti allevento romano, che commentano così: «Chi sarà al Palalottomatica vedrà, agli altri non resterà che spellarsi le mani, contare le biciclette e far ballare gli orsi». E per quanto riguarda gli atleti sul ring, ecco le loro parole: «I loro corpi sono duri come le selle dei cosacchi, le loro acrobazie aeree paragonabili a poesia in movimento». Cose così. Topi nel formaggio, appunto.
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