Badon: "Da Micam la spinta all'internazionalizzazione"

Il presidente di Assocalzaturifici spiega come è nata la partnership per realizzare il salone Micam Americas che si terrà a Las Vegas dal 17 al 19 agosto prossimi. Gli Stati Uniti quarto mercato del made in Italy calzaturiero con oltre 12 milioni di paia vendute nel 2019

Badon: "Da Micam la spinta all'internazionalizzazione"

Da MicamMilano a Micam Americas, oltre alle calzature il made in Italy esporta il format della sua fiera di rappresentanza che si terrà dal 17 al 19 agosto prossimi negli Stati Uniti al Convention Center di Las Vegas, in contemporanea con Magic e Project, la più importante manifestazione americana dedicata al fashion. Notizia che ha suscitato grande interesse fra le aziende italiane che espongono in Fiera Milano fino a questo martedì.

“Confidiamo che sia un’iniziativa importante perché è pensata in funzione della sempre maggiore internazionalizzare del nostro prodotto calzaturiero e ha l’obiettivo di aiutare le nostre aziende perché possano aprire le loro vendite ai mercati internazionali - spiega Siro Badon, presidente di Assocalzaturifici e di Micam -. L’America è il quarto mercato di riferimento per le nostre esportazioni, nel 2019 abbiamo venduto oltre 12 milioni di paia di scarpe con un aumento del valore medio di circa 11 punti e del prezzo medio di circa 14 punti e vogliamo crescere ancora”.

"Per questo abbiamo dato vita alla jont venture con la inglese società Informa Markets che organizza eventi business to business in tutto il mondo e si è messa in contatto con noi perché ha riconosciuto in Micam il brand pià apprezzato e reputato fra le fiere del nostro settore. Così è stata avviata la partnership. Tra l'altro questa nuova iniziativa Fn prenderà il posto di Platform che era la seconda fiera di settore più importante al mondo dopo MicamMilano."

Iniziativa che parte - va sollolineato - dal sempre più importante ruolo di Fiera Milano come piattaforma espositiva globale a sostegno del sistema Paese e della sua economia, soprattutto in momenti di crisi e difficoltà a livello internazionale. E Micam, assieme alle manifestazione che si tengono tra febbraio e marzo - Homi Fashion&Jewels, Mipel, Lineapelle, Simac - ne è la conferma.

“La nostra manifestazione si tiene in un momento difficile a livello internazionale e, come preventivavamo, nel giorno di apertura c’è stata una flessione di presenze, ma la sensazione è che sia dovuta in gran parte essenzialmente ai curiosi che di solito passavano la giornata in fiera senza un reale interesse a comprare - spiega Badon -. Le aziende espositrici preparate in realtà hanno lavorato bene, ci sono stati visitatori e buyer di qualità tutti i giorni, italiani e stranieri interessati alle novità e all’innovazione di prodotto e questo è quello che conta nella sfida sui mercati”.

“Noi siamo la punta dell’iceberg del manifatturiero made in Italy che spinge la bilancia commerciale del Paese. Per essere competitivi abbiamo però bisogno di essere aiutati sul fronte del costo del lavoro e di essere accompagnati nei mercati internazionali - conclude Siro Badon -. Andare all’estero per le imprese, soprattutto Pmi, è un fai da te e questo non aiuta. L’Ice fa molto, c’è grande sostegno e collaborazione, ed è fondamentale per noi anche per le relazioni, l’aggiornamento continuo sui mercati, la selezione dei buyer. Ma occorre fare di più. L’accordo per gli Stati Uniti è frutto dell’intraprendenza di Assocalzaturifici”.

E sul tema del sostegno è intervenuta anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia nel corso della sua visita al Micam: “I dati del settore calzaturiero vanno visti in chiaroscuro: aumenta l'export, ma diminuisce il mercato interno. Molte aziende anche nell'ultimo anno hanno dovuto chiudere.

Per sostenere il comparto abbiamo fatto tante proposte che vanno dalla difesa delle imprese al taglio delle tasse e della burocrazia, di una tassazione che sia di sostegno a chi ha un'alta densità di manodopera, alla proposta di una tassa piatta sui redditi incrementali".

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