Giovedì: partenza col botto. Venerdì: un successo inaspettato. Ieri: gran finale all'insegna del record. La sintesi della tre giorni della Festa dei Giovani - voluta da Fondazione Carige - è presto fatta. E i numeri parlano chiaro: 80mila i giovani che hanno preso d'assalto nel fine settimana i padiglioni C ed S della Fiera di Genova. A ciò si aggiungano i 25mila che hanno partecipato alle 54 giornate delle feste della scuola, distribuite su tutto il territorio ligure. Insomma un saldo di 105mila che supera ogni più rosea aspettativa. Ieri pomeriggio, nella giornata conclusiva, dedicata alle famiglie e all'intergenerazionalità, è arrivato un ospite d'eccezione, l'arcivescovo Angelo Bagnasco. A fargli da scorta due ali di ragazzi che lo hanno seguito nel tour dei padiglioni. Divertito e sorridente - accompagnato dal presidente della Fondazione, Flavio Repetto, dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Maurizio Balocchi, dal senatore Pdl Enrico Musso, dal presidente della Provincia Alessandro Repetto, da Paolo Odone presidente della Camera di commercio - il cardinale non ha mai smesso di stringere e accarezzare bambini.
È diventato serio soltanto quando, dopo aver salutato i ragazzi dell'Azione cattolica sul palco del padiglione C, rispolverando un articolo del codice penale ha ribadito alla stampa: «Il millantato credito è sempre esistito e sempre esisterà. O meglio, noi ci auguriamo che un'educazione più incisiva verso i piccoli ma anche verso noi grandi, questa forma distorta di rapporto venga progressivamente cancellata, nel segno del rispetto e della verità». È tornato poi nuovamente sorridente, quando, in riferimento alla domanda sulle intercettazioni e sui verbali in cui è apparso il nome di Tarcisio Bertone ha spiegato: «È tutto superato nella buona coscienza e con l'evidenza dei fatti».
L'entusiasmo dei bambini e dei ragazzi si è fatto sentire sin dal suo arrivo: urla, inni, sorrisi, guance rosse e anche qualche slancio in più. Eppure, ieri in Fiera, non c'era una star della televisione, uscita da «Amici di Maria De Filippi» o dal «Grande Fratello», ma il presidente della Conferenza Episcopale Italiana. E non era di certo una claque. E dopo il saluto ai giovani dell'Acr e a tutti i ragazzi che lo stavano aspettando, seduti sotto il palco una raccomandazione c'è stata: «Amate i vostri genitori e la scuola, perché solo attraverso la cultura si può solo migliorare».
La kermesse finale è stata caratterizzata anche dai tornei sportivi scolastici, dalla «Staffetta della vita» del Panathlon, del Lions club e di 50&Più Fenacom, con un simbolico passaggio del testimone tra nonni, genitori e nipoti; dall'incontro di cacio tra ragazzi diversamente abili, che hanno indossato le maglie della Sampdoria e del Genoa e dalla rappresentazione teatrale «Tre stelle sopra il baldacchino» del Teatro Stabile. Diversi i convegni per confrontarsi sui temi dell'infanzia. «Questa festa fa bene al cuore», ha concluso il presidente della Fondazione Carige Flavio Repetto.
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