Cronaca locale

Bagni Averna Ritratti di signore

Andrea Indini

Non si tratta certo di fumetti, ma tantomeno di semplici affiches. E, forse, anche parlare di pop art risulterebbe un po’ riduttivo. Pur provandoci, sarebbe uno sforzo enorme cercare di classificare gli smalti di Guido Averna. Aveva, forse, ragione Philippe Daverio quando parlava di «meta-pubblicità». Ma oggi il new pop di Averna ha fatto un salto in più abbandonando il testo e innalzando l’immagine a vera e propria icona del linguaggio.
Bagni Averna è la personale dell’artista che si terrà, a partire da oggi, allo Spazioinmostra. Una tripla esposizione ripercorre il cammino artistico del pittore milanese. Una prima sezione, fedele al titolo della mostra, rievoca la stagione estiva in versione balneare; una seconda finge ironicamente di equivocare con il titolo, proponendo quadri dipinti su tavole da toilette; l’ultima propone, invece, l’ampia retrospettiva 2002-2005. Quasi fosse un’ossessione, le protagoniste indiscusse dei suoi quadri sono le donne. Stese su cartone, plexiglass o polistirolo, queste protagoniste incontrastate hanno il sopravvento sull’uomo riducendolo a semplice elemento di contorno. Sensuali, arrabbiate, sorprese, complici, innamorate, orgogliose, provocatrici o riflessive, sono donne che non ammettono equivoci nel loro mostrarsi a chi le osserva. Filtrate con serioso sarcasmo, riluccicano di colori forti e definiti.
Dopo un lungo periodo mostre allestite nei principali locali milanesi, l’artista ha esposto alla Triennale con un’iniziativa dedicata a Leonardo. Attualmente è presente a Biella, accanto ai quadri di Warhol, Baj, Balla e Boccioni, all’innovativa mostra Sul filo della lana, e a Venezia (fino al 9 luglio) nella collettiva Esserci - Padiglione Italia, una vera e propria contromostra alla Biennale (ora in corso) per l’affermazione degli artisti italiani.
La personale, gratuita, si terrà fino al 30 giugno (dal lunedì al giovedì, dalle 15 alle 20) allo Spazioinmostra di via Cagnola 26, il laboratorio-galleria d’arte della restauratrice Federica Ghizzoni. Per informazioni è possibile telefonare allo 02-3310.5921 o al 335-6665.

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