Da una parte cè una squadra che dieci anni fa stava per conquistare il secondo scudetto della sua storia, la Lazio. Dallaltra chi sogna di dare continuità alla striscia negativa di risultati dei biancocelesti, il Genoa. Già, qua cè subito da raccontare duna formazione che non vince dal 30 agosto e del suo attaccante principe, Tommaso Rocchi, con le polveri bagnate da oltre tre mesi. Incredibile ma vero per chi ha conquistato in agosto la Supercoppa italiana e vagheggiava un campionato dalta quota, così come appare inspiegabile linvoluzione della punta veneziana, irriconoscibile e addirittura data per partente al mercato di gennaio. Roba da fantacalcio, che non trova spiegazioni aritmetiche ma psicologiche. La Lazio vive contestazioni alla giornata ed è inevitabile che anche il gruppo ne risenta. Della manifestazione del popolo laziale ieri ha parlato anche Davide Ballardini, al quale è tornata la parola dopo il silenzio stampa (lungo e inutile) imposto dalla società. «Ho ben chiaro questo - ha spiegato - la Lazio sta passando un momento difficile, siamo i primi a essere consapevoli che i nostri tifosi sono molto preoccupati. Percepiamo quotidianamente questo loro stato, tanto che anche questo ci pesa. Vogliamo in tutti i modi uscire da questa situazione, con la compattezza, la serietà e limpegno che questa squadra ha». Poi ha anche portato alla luce la discussione avuta con alcuni tifosi, avvenuta a Salisburgo: «Ho incrociato 4,5 ragazzi che mi hanno detto in romano di darsi una svegliata. Io ho risposto svegliamoci tutti, perché tutti devono essere ben attenti a quello che si fa. Per me è importante leducazione, molto più dellimmagine. Io sono un provinciale e i provinciali hanno questo difetto: si confrontano costantemente con il vicino, mettendo da parte limmagine, la barba fatta e il vestito liso». Fortuna che in sala stampa lo hanno anche fatto parlare della sfida col Genoa, in programma tra poco allo stadio Olimpico. Il Balla ha parlato dellantagonista di turno: «Negli ultimi tre anni sono sempre stati nella parte sinistra della classifica. È una società che in ogni stagione ha inserito giocatori di spessore su una base già importante. Giocano molto bene, perché si conoscono molto bene. Hanno un gioco collaudato e Gasperini ha dato unidentità chiara, i meriti sono della società, della squadra e dellallenatore». Ballardini, forse per la prima volta, ha parlato pure dellipotesi retrocessione. «La realtà è questa», ha spiegato il tecnico non prima di aggiungere che «se abbiamo questi punti è evidente che meritiamo questi punti. Alla fine si vedrà in quale posizione sarà la Lazio. Alla fine avremo quel che meritiamo. Ora la realtà ci dice che dobbiamo lottare e correre tanto per venir fuori da questa situazione». Giocherà Muslera, nonostante lacciacco alla caviglia.
Davanti a lui giostreranno Stendardo (calcisticamente rinato, da quando è tornato disponibile), Diakite e Radu. Poi, con Lichsteiner e Kolarov sulle fasce, scelte quasi obbligate a centrocampo: a Brocchi si aggiungono Dabo e Foggia, con Zarate pronto a supportare Rocchi. Che deve tornare goleador, per il bene della Lazio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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