da Roma
Ancora una volta Terry Gilliam, il visionario regista di Brazil e Le avventure del Barone di Munchausen ma anche l'irriverente membro dei Monty Python, torna a raccontare una storia divisa tra favola e realtà. Ecco Tideland - Il mondo capovolto tratto dall'omonimo romanzo di Mitch Cullin (Fazi Editore) in cui la formidabile macchina da presa di Gilliam segue le vicende della piccola Jeliza-Rose (interpretata da una bravissima Jodelle Ferland) che a dieci anni si trova immersa nella precoce realtà impostale dai genitori tossicodipendenti. Morta la madre per overdose, insieme al padre (Jeff Bridges) si mette in viaggio verso una casa sperduta nella prateria che apparteneva alla nonna. Morto anche il padre, si trova sola a disegnare con l'immaginazione uno strano mondo popolato da teste di Barbie che le danno i consigli, lucciole dai nomi stravaganti e scoiattoli parlanti.
Metafore che per qualcuno, accorso ieri all'incontro romano con il regista di culto che quarant'anni fa ha lasciato Minneapolis per trasferirsi nel Regno Unito (ma ora ha anche una casa in Umbria), vogliono significare, chissà perché, un requiem per gli Stati Uniti. Gilliam gigioneggia facendo finta di non averci pensato: «Questa versione è molto più interessante della mia, ma mi piace. In effetti qui cè il risultato di frustrazioni molto profonde attraverso le quali cerco di premere dei bottoncini per accendere gli spettatori, soprattutto quelli americani». Peccato che in tutti gli Stati Uniti il film sia uscito in questo stesso periodo dell'anno scorso nella metà delle già scarse copie, giusto 20, con cui lo vedremo da domani in Italia.
Ma sarebbe ingiusto ridurre solo a un numero un film comunque rispettabile nella qualità della messa in scena dell'aspetto visionario e della rappresentazione fantastica di una realtà onirica e immaginata. «I bambini - spiega Gilliam che cita spesso Alice nel paese delle meraviglie - oggi vengono mostrati dai media sempre e solo come delle vittime mentre invece loro sono abilissimi a sopravvivere in qualsiasi condizione. Per questo ho fatto passare a una bambina un'esperienza molto dark e molto dura che supera egregiamente». Nel film infatti, oltre all'aspetto fantastico, ci sono anche le scene shock in cui la piccola prepara per il padre la dose di eroina (cucchiaino, accendino, siringa) che rappresentano, secondo il regista, «un aiuto per capire cosa può avvenire dopo nella vita».
Terry Gilliam sta girando da cinque settimane The Imaginarium of Dr. Parnassus con Heath Ledger, Tow Waits e Christopher Plummer. «Un film - rivela - sulla forza dell'immaginazione e sull'interrogativo se la fantasia riuscirà a sconfiggere il potere della Roba, dei soldi».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.