Banca Imi Vola l’utile netto: più 40 per cento

Banca Imi, la banca d’investimento del gruppo Intesa Sanpaolo, ha chiuso il 2008 con conti in forte espansione. L’utile netto è salito a 293,4 milioni di euro, più 39,3% rispetto al 31 dicembre 2007. Il margine di intermediazione è aumentato del 18,4% a 726,9 milioni e il risultato della gestione operativa si è attestato a 476,8 milioni, in crescita del 51,9%.
I risultati sono stati approvati dal cda della banca d’investimento guidata dall’amministratore delegato Gaetano Miccichè, responsabile della divisione Corporate & investment banking del gruppo.
Banca Imi è attiva nell’investment banking e nella consulenza e assistenza alle imprese. «Abbiamo un grande patrimonio - spiega Gaetano Miccichè - costituito dalle 20mila imprese clienti della divisione Corporate di Intesa Sanpaolo, che il gruppo assiste giorno per giorno: è qui che capiamo le loro esigenze ordinarie, ma anche quelle straordinarie, la loro voglia di fare acquisizioni, delocalizzazioni, ristrutturazioni. È qui che entra in gioco Banca Imi». La differenza tra questa, che è leader in Italia, e i colossi internazionali è che «questi ultimi hanno un portafoglio clienti di poche grandi aziende, mentre noi abbiamo accesso a un bacino ampissimo».

In tempi di crisi la finanza straordinaria è meno orientata alle Ipo (le quotazioni in Borsa), forse di più alle fusioni e acquisizioni: «Ma qui - conclude Miccichè - ci dev’essere chi compra e chi vende. E i venditori in questi anni si sono abituati a prezzi non più realistici. Bisognerà vedere e aspettare».

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