Banche, in arrivo 6 miliardi di utili

Si prospetta un altro trimestre positivo. A novembre i conti di Bper, Bpm e Mps

Banche, in arrivo 6 miliardi di utili
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Occhi puntati sulle trimestrali delle principali banche italiane, che tra questa e la prossima settimana sveleranno conti che sono attesi ancora una volta solidi. In base al consensus degli analisti, i primi cinque istituti avrebbero totalizzato circa 6 miliardi di utili nel periodo tra giugno e settembre 2025. La prima a pubblicare i propri risultati è stata Unicredit, che lo scorso 22 ottobre ha comunicato al mercato utili per 2,6 miliardi di euro (8,7 miliardi sui nove mesi). La banca guidata da Andrea Orcel ha ottenuto un trimestre da record, l'ennesimo, ma dietro al risultato si intravedono le prime crepe di un trend di mercato generale che non spinge più il business caratteristico degli istituti di credito. I tagli ai tassi d'interesse della Banca centrale europea e un'economia perturbata da dazi e tensioni geopolitiche hanno infatti portato a una ritirata del margine d'interesse (calato del 2,7% rispetto al terzo trimestre 2024, che si è tradotto in 193 milioni di ricavi in meno da questa voce), compensato dall'apporto di commissioni, dividendi e profitti da investimenti.

Venerdì, invece, sarà la volta di Intesa Sanpaolo, con l'istituto guidato da Carlo Messina che secondo le stime degli esperti di Equita dovrebbe portare a casa utili vicini a 2,3 miliardi pienamente in linea con la guidance di fine anno prevista superiore ai 9 miliardi. Il consensus sui ricavi è stimato intorno ai 6,7 miliardi e l'utile cumulato dei nove mesi dovrebbe attestarsi sopra quota 7,5 miliardi. La prima banca italiana per attivi potrebbe essere la grande avvantaggiata in questa fase, dal momento che ha all'interno della sua struttura la più grande rete di consulenti finanziari, le fabbriche prodotto dei fondi di Eurizon e una divisione assicurativa in regolare crescita. Avere una filiera completa, senza dover dividere i ricavi con intermediari, permette un maggiore apporto dei ricavi da commissione in un periodo di allentamento della politica monetaria.

La settimana successiva, invece, il prossimo 5 novembre sarà il turno di Bper. L'istituto guidato da Gianni Franco Papa, che ha da poco concluso felicemente la scalata alla Popolare di Sondrio, dovrebbe avere ottenuto secondo gli analisti di Kepler un utile netto di 490 milioni e ricavi attesi a oltre 1,7 miliardi, con un buon sia dagli interessi (in controtendenza al mercato in questo caso) e dalle commissioni. Chiuderanno il filotto delle cosiddette «big five» Banco Bpm e Mps, che sveleranno i conti al mercato rispettivamente il 6 e 7 novembre. Partendo dall'istituto guidato da Giuseppe Castagna, il mercato vede un profitto nel terzo trimestre intorno a 409 milioni con una stima sui ricavi superiore a 1,4 miliardi. Per la banca, tra le più attive nel credito alle imprese e con interessanti fabbriche prodotto nel suo perimetro come Anima, dovrebbe quindi essere ormai a portata di mano l'obiettivo del management di due miliardi di utile per la fine di quest'anno. Sarà di grande interesse, poi, capire quali saranno i conti di Mps e se continuerà le super performance che hanno finora contraddistinto il regno di Luigi Lovaglio. A maggior ragione dopo l'acquisizione di Mediobanca (che sarà integrata dal quarto trimestre).

Secondo gli analisti di Equita, la banca senese dovrebbe ottenere profitti pre tasse a 356 milioni (con un utile netto stimabile ben oltre i 250 milioni e ricavi a 981 milioni) in calo rispetto al trimestre precedente per le dinamiche legate al rallentamento del business nei mesi estivi.

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