In Germania si aggira un fantasma, dicono si chiami Andrea Orcel, ceo di Unicredit: sarebbe stato intercettato nel corso di indagini interne avviate su presunti traditori della nazione. È notizia di ieri, diffusa dal quotidiano tedesco Handelsblatt, che il Consiglio di sorveglianza di Commerzbank (la banca che l'istituto italiano vorrebbe nella propia orbita) sta indagando su un incontro «segreto» risalente al settembre 2024 tra l'ex ceo Manfred Knof e il capo di Unicredit avvenuto senza informare i colleghi membri del board. «Il comitato sta conducendo una verifica legale per determinare se la mancata comunicazione da parte di Manfred Knof abbia costituito una violazione dei propri doveri», hanno dichiarato fonti finanziarie al quotidiano economico tedesco, aggiungendo che «il Consiglio di sorveglianza è rimasto scioccato quando ne è venuto a conoscenza». Una violazione del dovere di trasparenza potrebbe dar luogo a richieste di risarcimento qualora la banca subisse da ciò delle conseguenze negative. Va detto che al momento del presunto incontro con Orcel, Knof - che attraverso un portavoce nega di aver incontrato il banchiere romano - aveva già annunciato le dimissioni (gli succedette poi Betina Orlopp, a inizio ottobre). Secondo Knof, invece, Orcel si sarebbe unito «a un banchiere che entrambi conoscevamo senza un accordo preventivo».
Quello era anche il periodo nel quale il governo federale stava mettendo sul mercato parte delle azioni di Commerz con il gruppo italiano a rilevarne il 4,5% per poi rastrellare sul mercato un altro 4,5% sul mercato a luci spente. Una vicenda che aveva fatto fibrillare l'allora cancelleria di Olaf Scholz, che aveva come ministro delle Finanze il liberale Christian Lindner. Proprio quest'ultimo è stato di recente travolto dalle polemiche per l'incarico nell'agenzia di pubbliche relazioni Teneo, che ha tra i suoi clienti illustri anche Unicredit. A tal riguardo un portavoce del governo tedesco, interpellato sul possibile incarico dell'ex ministro delle Finanze in Teneo, ha detto che «esistono procedure ufficiali per valutare eventuali conflitti di interesse degli ex membri del governo» e ha ricordato che «eventuali decisioni saranno comunicate al momento opportuno». In merito ai piani personali di Lindner, il portavoce ha aggiunto: «Non possiamo fornire alcuna interpretazione o limitazione sul percorso professionale futuro di Lindner». Tuttavia, «quando ci saranno novità o decisioni formali, ne informeremo il pubblico, come previsto dalle procedure vigenti», ha concluso il portavoce.
Il punto sul quale si vorrebbe attaccare Lindner, che fu licenziato da Scholz dopo uno scontro infuocato sulla legge di bilancio 2025, è che in Germania per gli ex membri del governo è previsto un periodo di attesa di dodici mesi tra la cessazione della carica e l'assunzione di incarichi nel mondo economico. In alcuni casi particolari, anche 18 mesi. Durante questo periodo, il governo federale deve approvare il passaggio alle nuove posizioni.
Insomma, una polemica che sa un po' di caccia alle streghe, dopo che Orcel ha di fatto preso il controllo di quasi il 30% della banca e ora è in grado di determinarne i destini manageriali, che il governo tedesco lo voglia oppure no.