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Generali, ecco il piano per sfondare in Francia

Nuovo progetto pensionistico dedicato alle pmi. Obiettivo due miliardi di ricavi, focus sui giovani

Generali, ecco il piano per sfondare in Francia
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Generali vuol «diventare un leader nel mercato francese del risparmio previdenziale. La strategia del Leone per crescere oltralpe è al centro di un articolo pubblicato ieri dal quotidiano economico Les Echos secondo cui il gruppo triestino punta ad arrivare a 2 miliardi di ricavi entro il 2030, rispetto agli attuali 1,5 miliardi.

Per raggiungere questo obbiettivo, ha lanciato un piano di risparmio pensionistico obbligatorio (in Francia si chiama Pero, acronimo di Plan d'Épargne Retraite Obligatoire) destinato soprattutto alle piccole e medie imprese. Ovvero ad aziende che sono meno equipaggiate' in questo settore rispetto alle grandi società. «Il dispositivo potrebbe essere un vero argomento per attirare e fidelizzare i collaboratori», sottolinea il quotidiano francese.

Il 69% dei dipendenti sostiene che il loro datore di lavoro deve «investire nella preparazione della loro pensione», ha spiegato Sophie Vannier, a capo di Generali Retraite e membro del comitato esecuto di Generali France. Il piano di risparmio previdenziale obbligatorio garantisce infatti ai dipendenti una rendita vitalizia, oltre alla pensione. Per le aziende, i contributi sono esenti da contributi previdenziali e deducibili dalle tasse. La garanzia facoltativa «serenità» prevede, in caso di decesso del beneficiario prima dell'età pensionabile, la copertura di tutti i contributi che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare tra il decesso e il raggiungimento dell'età pensionabile legale del dipendente.

I giovani saranno oggetto di particolare attenzione. Per attrarre microimprese e pmi, ovvero l'altro obiettivo della strategia di Generali, il gruppo si sta concentrando anche sui piani pensionistici collettivi. Il mercato è ancora più promettente in quanto, dal primo di gennaio, alcune aziende con un numero di dipendenti compreso tra 11 e 49 hanno dovuto implementare un sistema di condivisione del valore, che può essere implementato in particolare tramite un piano collettivo.

Nel frattempo, guardando all'Italia, oggi si apre a Milano la novantacinquesima assemblea della Anagina, l'associazione nazionale agenti imprenditori assicurativi di Generali Italia, che rappresenta oltre 12mila persone tra agenti e collaboratori, fattura premi per 4,5 miliardi l'anno, gestisce circa 20 miliardi di patrimonio e circa il 50% del portafoglio di Generali Italia, oltre che il 10% dell'intero mercato assicurativo delle reti.

La vera data cerchiata in rosso nell'agenda del Leone resta, comunque,

quella di venerdì 19 dicembre quando si riunirà il consiglio di amministrazione della compagnia (l'ultimo dell'anno) potrebbe scrivere la parola fine al progetto di alleanza da 1.900 miliardi con Natixis nel risparmio gestito.

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