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Banco popolare lancia Opa-salvataggio su Italease

Si riuniscono oggi in seduta straordinaria i consigli d’amministrazione delle banche azioniste di Banca Italease per esaminare, e quindi con ogni probabilità approvare, il piano di salvataggio del gruppo di leasing. La decisione è stata adottata in seguito alla comunicazione del cda di Italease relativa a un forte deterioramento del portafoglio crediti ereditato dalla ex gestione targata Massimo Faenza.
Oggi sono attese le riunioni sia del consiglio di gestione (in mattinata), sia di quello di sorveglianza (nel pomeriggio) del Banco Popolare, primo azionista di Italease, e dei cda della Popolare Emilia Romagna, Popolare Milano, mentre non dovrebbe riunirsi quello della Reale Mutua.
La decisione di convocare d’urgenza i vertici delle banche azioniste di Italease è stata adottata dopo che il gruppo ha annunciato nella notte un incremento degli incagli a 3,7 miliardi di euro. Si è riunito, due giorni fa insieme al consiglio, anche il patto di sindacato di Italease al fine di fare il punto sull’operazione di salvataggio curata da Mediobanca. In particolare, il piano prevederebbe l’uscita del titolo da Piazza Affari e la conseguente spartizione delle attività tra i soci. Sarebbe prevista inoltre la costituzione di una «bad bank» in cui andranno a confluire gli asset tossici dell’istituto. Il piano di salvataggio, mentre ieri si sono susseguiti gli ultimi tavoli tecnici fra legali e Mediobanca, prevederebbe quindi che il Banco Popolare annunci, dopo i consigli, l’acquisto del 100% di Italease con il lancio di un’Opa che permetterà di delistare quindi il titolo da Piazza Affari. Successivamente, sotto la regia del consigliere delegato del Banco Pier Francesco Saviotti, ci sarà la spartizione degli attivi di Italease con le altre banche azioniste. Più nel dettaglio, dei 20 miliardi di attivi di Italease, circa 10 miliardi andranno al Banco Popolare (diventeranno otto dopo la prevista cessione delle attività di factoring della banca) e circa sei miliardi in una «newco» che sarà partecipata dalla Bper, con il contributo della Popolare di Sondrio e di Milano. Queste popolari di fatto punterebbero così a costituire una società di leasing espressione del mondo cooperativo.
I crediti deteriorati di Italease confluiranno nella cosiddetta «bad bank».

Si tratta della prima volta che in Italia, da quando è scoppiata la crisi dei mercati finanziari, dei soci privati, e in questo caso delle banche, costituiscono un veicolo in cui far confluire i titoli tossici, evitando quindi la liquidazione. Questa scatola sarà posseduta al 70% del Banco Popolare e per la restante parte dagli altri soci di Italease, pro-quota.

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