Per la banda larga il governo troverà 800 milioni

Tornano disponibili gli 800 milioni per la banda larga. «Il governo approverà e finanzierà la banda larga prima della fine dell’anno». Lo ha garantito il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola. Non è vero che bisogna scegliere tra i vaccini antinfluenzali per i bambini delle scuole e la riduzione del cosiddetto «digital divide», come era stato detto all’amministratore delegato di Telecom Italia, Franco Bernabè, quando aveva chiesto notizia di quei fondi. Gli 800 milioni tornano all’orizzonte anche se non comunque destinati alla rete di nuova generazione, ma per dare banda larga a chi non ce l’ha. Ossia al 13% degli italiani, 7,8 milioni di persone che ancora non possono accedere alla rete in modalità Adsl. Mentre la copertura a 2 Mb è riservata al 19% degli italiani contro una media europea del 23%.
Per Scajola lo sviluppo della rete della banda larga è fondamentale. «Riteniamo che sia un investimento prioritario da portare avanti. Il premier Berlusconi ne è convinto e io sono convinto - ha concluso il ministro - che prima della fine dell’anno porteremo in approvazione e finanzieremo la banda larga». Nel dettaglio, è stato richiesto uno stanziamento di 800 milioni provenienti da risorse Fas (Fondi per le aree sottosviluppate) condizionati al via libera del Cipe a integrazione dei finanziamenti pubblici per 264 milioni già stanziati. Il progetto nazionale, dunque, potrà essere integrato di ulteriori 188 milioni di euro. Il piano governativo prevede anche l’intervento del mercato, poiché la rete è vista anche come opportunità di business.

Se verranno fatti questi investimenti, che avranno una ricaduta favorevole sull’occupazione, assicura il governo, entro la fine del 2012 tutti gli italiani avranno la possibilità di connettersi a Internet a una velocità compresa tra 2 e 20 Mb.

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