La banda larga ingrana il turbo

Per chiamare bisogna però cambiare anche il modem

La banda larga ingrana il turbo

Massimo Carboni

da Milano

Riparte la «stagione calda» dell’Adsl con il lancio dei nuovi pacchetti che prevedono l’impiego della tecnologia ADSL2+ che dovrebbe garantire velocità di connessione, in alcuni casi, raddoppiate. Una delle offerte più recenti è quella di Wind (www.wind.it) con Libero Mega che prevede un abbonamento flat, senza limiti di tempo, alla velocità massima (non garantita) di 12 MB per secondo in download e 1MB in upload. L'attuale offerta prevede fino al 4 dicembre un canone mensile di 34,95 euro senza costo di attivazione e con tre mesi gratuiti compresi. Il tutto condizionato al fatto che la zona sia raggiunta dalla rete di Libero, e qui non esistono dati certi, nel senso che bisogna verificare attraverso il sito l’effettiva disponibilità del servizio. Secondo Wind dovrebbero essere coperte tutte le principali città Libero Mega è anche Wi-fi abbonandosi sempre entro il 4 dicembre, oltre al modem si può ricevere allo stesso prezzo anche il router Wi-fi per collegare più computer senza fili. Tra i modem segnaliamo il Fritz fon box che può essere impiegato anche per collegamenti vocali con tecnologia Voip.
A completare il corredo della proposta vengono offerte 3 caselle di posta elettronica con 250 Mb di spazio e 150 Mb di spazio web. Anche McLink ha lanciato una serie di proposte di Adsl «asimmetriche» basate sulla tecnologia dell’ADSL2+. Sono prevalentemente dedicate ad un’utenza professionale. Il pacchetto base «Small Business Adsl» prevede 6 Mb di banda di download e 256 Kbps in upload. L’offerta di punta (Adsl Company), invece, arriva a 10 Mb sia in download che in upload. Il canone mensile della versione base è di 59 euro al mese più iva. La versione Company, invece costa 140 euro al mese sempre più iva. Bisogna inoltre aggiungere un costo fisso di installazione di 200 euro. Tra le buone notizie da riportare è che l’operatore non manca di segnalare la banda minima garantita che, come più volte detto, finisce spesso per essere quella reale o comunque un dato incontrovertibile al di sotto del quale la velocità di connessione non può scendere. In questo caso si parla di 256 kpbs per secondo. Sul sito www.mclink.it si trova un’ampia panoramica delle offerte.
C’è da dire che il precursore, in questo settore dedicato al nuovo standard Adsl, è stato in qualche modo Tiscali (www.tiscali.it) con la sua Adsl flat da 12Mb al costo di 34,95 euro mensili. Anche in questo caso la copertura della rete va verificata direttamente sul sito inserendo prefisso e numero telefonico. La società sarda ha recentemente lanciato anche un altro servizio a 24 Mb riservato agli utenti business. Anche Unidata(www.unidata.it) ha reso disponibili i servizi Adsl2+. Si tratta di soluzioni per un mercato aziendale che prevedono tutte una banda massima di 10Mb al secondo ma si differenziano per la banda minima garantita che sale dai 128Kb al secondo, fino ai 4Mb dell’offerta di punta. Anche Telecom dovrebbe a breve, si parla dei prossimi mesi, adeguare la propria Adsl allo standard 2+.
Ma tutta questa velocità a cosa serve? Non dovrebbe servire, anche se molti lo fanno, a scaricare materiale, come film o altro, protetto dalla legge sul diritto d’autore e circolante attraverso software di file sharing, perché evidentemente si commette un illecito. Da un punto di vista strettamente industriale questo aumento di potenza precede di qualche mese l’offerta di contenuti multimediali.

Come ad esempio la televisione via web che Telecom ha promesso di lanciare entro fine anno che è creata e prodotta espressamente per Internet e non semplicemente convertita e distribuita in streaming dai canali tradizionali.

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