Le bande della provincia festeggiano la Befana con un addio in musica

Più di centocinquanta Comuni si preparano per il loro sesto appuntamento in piazza

Le bande della provincia festeggiano la Befana con un  addio in musica

Matteo Failla

In un Paese come il nostro - ma il discorso si potrebbe tranquillamente espandere ad altre nazioni europee - sono spesso considerate l’ossatura della tradizione musicale, l’anima viva della musica di origine popolare: le bande musicali, a pieno diritto, rientrano da sempre nella struttura portante della musica popolare italiana. In giro per l’Italia ce ne sono a centinaia, e ne fanno parte uomini e donne di ogni età.
Per il sesto anno consecutivo una parte di loro scenderà in piazza per festeggiare il giorno dell’epifania, prendendo parte all’iniziativa In Banda 2006, che si terrà in oltre centocinquanta Comuni della provincia di Milano. Un modo per avvicinare le bande musicali attive sul territorio ai propri concittadini, un modo per festeggiare il nuovo anno tra musica e tradizione.
In banda 2006 - organizzata dalla Provincia in collaborazione con l’Associazione nazionale bande italiane musicali autonome - mira prevalentemente a sostenere una tradizione artistica fortemente radicata nel territorio, a cui contribuiscono oggi circa 150 complessi bandistici e centinaia di musicisti di ogni età.
Oltre che una grande festa, la manifestazione è anche un riconoscimento del lavoro svolto dalle bande nel campo dell’insegnamento musicale, a cui molte si dedicano con veri e propri corsi organizzati presso le scuole o nelle loro sedi.
Ogni banda di ogni singolo comune, seppur limitrofo, ha sempre una storia diversa da narrare, un repertorio musicale che ne contraddistingue l’anima.
Se è vero infatti che molte della bande coinvolte possono vantare più di un secolo di attività, è anche vero che in questi anni tra le loro mani e le loro note non è passata solo la tradizione più popolare della musica, bensì anche quella colta: molte bande hanno tuttora nel loro repertorio pezzi di musica operistica italiana, che nei primi anni del secolo scorso venivano suonati nelle piazze per tutti coloro che non potevano permettersi un posto a teatro.
Oggi, invece, per una banda, proporre musica colta ha un significato diverso, vuol dire credere nella propria missione di avvicinamento alla musica “in genere”. Ormai non si tratta più di non potersi permettere un posto a teatro, piuttosto il problema è che molti non si interessano a quel posto che un tempo era tanto desiderato. Ecco quindi entrare in gioco il triplice ruolo della banda: divertire, insegnare, ma anche avvicinare all’arte e alla musica. E proprio per non tradire la propria missione il giorno dell’Epifania verranno eseguite composizioni di ogni genere, tra cui marce, motivi popolari e musiche tradizionali del periodo natalizio, o brani reinterpretati dalla stesse bande in modo nuovo e originale.


Le bande interessate, fino a questo momento, sono 154 ma molte altre dovrebbero aggiungersi. Citiamo fra le altre il Complesso Bandistico Sanvittorese, il Corpo Musicale Santa Cecilia, La Filarmonica di Abbiategrasso, il Corpo Musicale di San Pietro all’Olmo: ma i nomi sono troppi. Taca banda.

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