«Il bando comunale sulle assunzioni è stato nascosto»

L'amministrazione Pisapia «avrebbe dovuto far sapere ai milanesi in modo più pubblico e divulgato che già domani (oggi, ndr.) alle 16.30 scade il bando di selezione pubblica per la formazione di ben tre graduatorie da utilizzare per le assunzioni a tempo determinato, sia a tempo pieno sia a tempo parziale, per tre diverse tipologie professionali e altrettante posizioni». Il capogruppo del Terzo polo a Palazzo Marino, Manfredi Palmeri, sottolinea la stranezza dei bandi «fantasma». «Al netto del giorno di pubblicazione e di quello di consegna - fa presente - l'avviso è stato valido per solo quattro giorni lavorativi-quattro! Perché questo intervallo di tempo così limitato di cui non si ricordano precedenti? Perché l'hanno voluto rendere semi-nascosto? Perché non c'è stata comunicazione pubblica? Perché non è ancora chiaro il quadro sui precari?». Una fila di domande, «perché non c'è stato un leale rapporto con i Sindacati, a cui esprimiamo solidarietà? Perché non si è chiarito il rapporto con le graduatorie dei tempi indeterminati? Perché (ancora una volta) tace l'assessore al Lavoro Cristina Tajani?» Di questo e altro «si discuta presto in Commissione a Palazzo Marino, sperando che si interrompa presto questa frequente distrazione sui temi scomodi per la Sinistra» attacca il consigliere finiano. «Abbiamo avuto un'ulteriore prova - incalza - che il sindaco Pisapia, se non ispira, almeno tace continuamente su questi gravi errori e omissioni- All'esterno racconta la poesia della trasparenza e all'interno scrive quotidianamente una prosa di segno opposto». Sullo specifico tema, tra l'altro, «proprio il sindaco ha ceduto dopo qualche mese la delega alle Risorse Umane senza dare spiegazioni adeguate ed in più sulla connessa questione dei precari continua a intervenire un suo collaboratore che non ha alcun titolo per farlo».

Palmeri conclude facendo presente che « sulla home page del sito del Comune non c’è traccia del bando (che è invece pubblicato sull’Albo pretorio ndr.), non è la prima volta che il sito occulta o non evidenzia informazioni istituzionali importanti per i cittadini».