Banfi: «Torna nonno Libero, è troppo amato»

A ottobre il primo ciak del nuovo «Medico in famiglia». L’attore pubblica un cd. E Raifiction punta sui cartoni: il primo sarà «Gino il pollo»

Lucio Giordano

da Positano

Nonno Libero sta per tornare. E stavolta è ufficiale, dopo i tanti sì, no, forse degli ultimi mesi. Sorride Lino Banfi mentre racconta della propria vittoria a «Cartoons on the bay», dove ieri sera ha ritirato il premio Pulcinella alla carriera.
E già, perché solo lui sembrava crederci. Tutti abbandonavano la nave e nonno Libero continuava a non capire: «La storia di un personaggio così amato non può essere interrotta in questo modo brusco». Sarà un nonno più intraprendente, giura Banfi: «che uscirà più spesso di casa».
Vero, nonno Libero è davvero amato da grandi e piccini. A Positano ne abbiamo avuto la conferma. Le scolaresche in gita, incontrando Banfi, hanno urlato come davanti a una rockstar. Lo hanno sfinito di scatti con il telefonino, sommerso di bloc notes per strappargli un autografo.
E chissà cosa potrebbe accadere in futuro. Nella quinta serie di Un medico in famiglia, primo ciak in ottobre, Nonno Libero dilaterà infatti la propria presenza, diventando un punto di riferimento per la famiglia e per gli abitanti del quartiere. Tutto dunque girerà attorno a lui, nonostante il cast sia stato riconfermato per intero, o quasi. L'unico a dire basta è Pietro Sermonti, che si era già tirato fuori alla fine della quarta serie.
E in attesa dei nuovi episodi Banfi, che a un soffio dai settant'anni, ha tutto tranne l'atteggiamento del nonno in pantofole, si mette anche a cantare. Sotto l'ombrellone è il titolo del cd, genere pop italiano, in uscita nei prossimi giorni. Suoi anche i testi, mentre la musica è di Amedeo Minghi. «Nei dieci brani, racconta Banfi, parlerò delle cose di tutti i giorni. Anche ad esempio, di quanto ci condizionino i telefonini, di come siano entrati di prepotenza nella vita delle persone. Tranne che nella mia. Ne ho persi venti, forse 22: uno in farmacia, l'altro allo stadio, un altro in hotel. L'ultimo, piccolissimo, invece mi è caduto nello scarico del wc di casa. E da allora ci ho rinunciato. Quando mi serve il cellulare, preferisco farmelo prestare dai miei figli».
E a proposito di prole, in settembre Banfi tornerà a lavorare al fianco di sua figlia Rosanna in un film tv in due puntate intitolato Piccoli padri. Racconta l'attore: «Nella miniserie sono un papà all'antica. Mia figlia si è trasferita in Spagna e mi parla sempre di un certo Andrea. Scoprirò solo andandola a trovare che il lui in realtà è una lei».
Con un argomento cosi scottante, quello dei Pacs, delle coppie di fatto (omosessuali, in questo caso), è difficile che Rai fiction ripeta il tentativo a cartoni animati di Nonno Libero, fatto qualche anno fa. In compenso, la sua produzione, stagione 2006-2007, presentata ieri a «Cartoons on the bay», è sterminata: 56 cartoni, una quarantina già pronti per la messa in onda. Punta di diamante Gino il pollo, un pennuto diventato famosissimo via internet e che debutterà il 19 giugno su Raitre con dieci episodi.

Gli altri verranno proposti a partire da settembre, con i bimbi appena tornati dalle vacanze. Ma la vera novità è un'altra: a distanza di un anno Raiuno inserisce di nuovo in palinsesto un cartone: Marcellino, l'amico degli animali. Per ora si tratta di un esperimento estivo. Poi si vedrà.

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