Barça nella bufera, Eto’o cambia aria

A giro d’orologio Arsene Wenger ha assicurato che Henry non si sposta da Londra, Adamantino Mancini ha detto che a Roma sta bene, come Andriy Shevchenko innamorato di Londra, Massimo Moratti ha confermato Adriano e Recoba, perfino Adriano Galliani ha fatto sapere che tutti i big del Milan sono assolutamente incedibili. Si riferiva a Kaka Kaladze, ma anche all’assalto a Gilardino tentato dal Lione, notizia da prendere con le pinze perchè la convinzione generale è che i campioni di Francia abbiano già il contratto di David Trezeguet in mano.
In realtà il Barcellona con Eto’o e l’Inter con Crespo restano i due volani del mercato. Al Barça è bufera: non basta essere primi in campionato se poi si perde 4-0 e si viene eliminati dal Getafe nella semifinale di Coppa del Re. Frank Rijkaard ha chiesto scusa, ma ciò che fa più notizia è che fra i giocatori presi di mira dai tifosi all’aeroporto c’era proprio Eto’o, che ha reagito ed è stato protagonista di una discussione molto accesa anche ieri durante l’allenamento al Camp Nou. Senza vergogna, mercenari e ridicoli, sono state le urla più comuni e trascrivibili, a Ronaldinho hanno gridato «Vattene al Milan». Fuori dalla Champions, con il Real a due punti e dopo l’umiliante 4-0 del Getafe in coppa, la stagione mirabolante del Barcellona potrebbe precipitare in una rifondazione e qualcuno fra Eto’o, Ronaldinho e Deco cambierebbe aria, quest’ultimo ieri ha ricevuto un’offerta anche dal Bayern.
Milan sempre alla finestra, la società lavora sottotraccia fino alla finale di Atene ma i contatti con Frank Ribery si sono infittiti tramite Oscar Damiani, 22 milioni la richiesta, 13 e comunque meno di 15 l’offerta di via Turati per un giocatore molto apprezzato da Carlo Ancelotti. L’Inter se perde Crespo deve ricomprarselo oppure calarsi pesantemente nella ricerca di una punta di grande prestigio e qui scatenerebbe un domino dagli sviluppi imprevedibili, fino al 31 maggio il Chelsea può esercitare il suo diritto sull’argentino.

Del resto le dichiarazioni d’amore di questi giorni, altro non sono che un lodevole tentativo di alzare l’ingaggio o coprirsi in caso di pioggia: Sheva deve tutelarsi se al Milan la porta resta chiusa, Henry e Wenger se dovessero rimanere a Londra, e Mancini sa che l’Inter ha girato l’opzione che aveva su di lui con quella su De Rossi nell’ambito dell’affare Pizarro.

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