Barack fa il turista in stile casual: Poi gala sulle note di Stevie Wonder

Maglione e giubbotto marrone. Smessi i panni di presidente degli Stati Uniti Barack Obama si è regalato ieri anche un giro da turista, concedendosi un’escursione alla Città proibita di Pechino, il labirinto di palazzi imperiali, antica residenza delle dinastie Ming e Quing, che accoglie i visitatori con un enorme ritratto di Mao sulle sue mura esterne. Incantato dai luoghi, ma infreddolito dalle temperature (dieci gradi sotto zero) il presidente - che dopo il cambio d’abito ha sempre tenuto le mani in tasca per il freddo - ha promesso che tornerà con Michelle, rimasta negli Usa per stare al fianco delle figlie, Maila e Sasha. Intanto ha già conquistato il cuore dei cinesi con un gesto semplice ma significativo: nel giorno del suo arrivo a Shangai ha tenuto da solo l’ombrello mentre scendeva dall’Air Force One sotto una pioggia battente. Inusuale per i cinesi: «Nella nostra tradizione - ha spiegato un blogger cinese - gli esponenti di governo hanno qualcuno che tiene loro l’ombrello».
Dopo il giro turistico è stata la volta della cena di gala nella sala ricevimenti del Grande palazzo del popolo, dove la banda militare ha suonato alcuni grandi successi americani, tra cui il preferito della coppia presidenziale, la canzone «galeotta» per Barack e Michelle: I just called to say I love you di Stevie Wonder. Zuppa di pollo, bistecca, riso a vapore con gli asparagi, infine gelato: la cena al fianco del presidente cinese Hu Jintao e del segretario di Stato americano Hillary Clinton è stata corredata da un gradevole servizio: cameriere cinesi di bella presenza, in rigorosa uniforme bianca.

E se martedì la tv di Stato non aveva dato notizia dell’unico evento della giornata - l’incontro di Obama con gli studenti - e i media ufficiali hanno tendenzialmente minimizzato la portata della visita, ieri finalmente il tg delle 19 (il più importante di Cina) ha dedicato il servizio di apertura al leader Usa.

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