Baratta riapre biblioteca e archivio storico della Biennale

VeneziaNel giorno di chiusura della Mostra, il presidente della Biennale Paolo Baratta ha voluto presentare alla stampa un nuovo spazio che sta per aprire al pubblico. Non si trova al Lido ma sulla terraferma (si fa per dire) veneziana in cui nel Padiglione Centrale dei Giardini, dove si sta svolgendo la Biennale Architettura, il 27 agosto verrà inaugurata la nuova sede della biblioteca e dell’archivio storico delle arti contemporanee (Asac).
«È solo l’inizio di una nuova rinascita - ha dichiarato Baratta - di un più ampio processo di riqualificazione del Palazzo della Biennale proiettato verso le attività permanenti. Dopo dieci anni di chiusura, questa biblioteca internazionale unica, relativa a tutti i settori delle arti contemporanee, viene dunque completamente riaperta al pubblico e viene restituita alla città in una sede ideale anche perché a stretto contatto con le Esposizioni e le Mostre Internazionali di Arte e Architettura. Una sistemazione straordinaria con elevati standard di consultazione rivolta agli studenti, ai ricercatori, ai visitatori delle mostre».
Nell’ala completamente ristrutturata di 1.400 metri quadrati, sarà dunque possibile consultare in maniera rapida gli oltre 130mila volumi del fondo librario dell’Asac che raccoglie, ad esempio, uno dei più grandi archivi al mondo di cataloghi (70mila) di altre manifestazioni di tutte le arti (architettura, cinema, danza, teatro) e 3.500 periodici.


A fronte della nuova sede della biblioteca c’è il mantenimento della struttura al parco scientifico tecnologico Vega di Marghera dove si trova il fondo storico (consultabile previa prenotazione con tre milioni di documenti), la fototeca (più di 29mila negativi su lastra e 60mila su pellicola finora restaurati), la mediateca e il fondo artistico che, per il loro mantenimento, necessitano di depositi con alti standard tecnologici di conservazione.

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