Nautica

La barca nasce sul set Favino ispira il designer

CATAMARANO DI 21 METRI L'attore: "Il mio yacht da sogno incorpora i valori della vita familiare"

La barca nasce sul set Favino ispira il designer

Chi non ha in mente la barca dei sogni? Non possiamo che invidiare Pierfrancesco Favino - uno degli attori italiani più amati - che ha avuto la possibilità di trovare una delle matite più in voga del momento - Cristian Grande - per realizzare il sogno. Come spesso capita, il gioco è nato quasi per caso nella redazione del mensile Class che ha dedicato la cover all'artista romano. La sfida è quella di simulare la genesi di uno scafo 100% custom attraverso la progettazione reale - dai primi schizzi ai render esecutivi - di uno yacht a immagine e somiglianza dell’attore. Qualcosa di più di un classico esercizio di stile, visto che una barca non è solo oggetto del desiderio ma espressione di gusti e passioni. «Il mio yacht da sogno incorpora i valori della vita familiare, del rispetto per la natura e dell’elogio della lentezza - ha detto Favino - Io vorrei prendere gli spazi e i tempi giusti per godere della navigazione e dell’ambiente marino». Cristian Grande ha scelto come piattaforma un catamarano dislocante di 21 metri, ideale per navigare a lungo e comodamente, lo ha colorato in modo originale (bronzo, champagne metallizzato e moka) richiamando i cromatismi dei contesti marini. Non è una novità per il designer che ama citare gli elementi ambientali e naturali: in questo caso ne sono la prova le superfici morbide e sinuose, i listoni di teak sul piano di coperta e la forma zoomorfa della parte prodiera. Dentro e fuori arredi mai fini a se stessi, toni informali e tante soluzioni volte al comfort come le tensostrutture installabili all’occorrenza per proteggere gli ospiti in pozzetto o sul fly o l’amaca sospesa e ombreggiata dai rampicanti in dinette. La propulsione? Beh, qui era facile: ibrida (diesel-elettrica) per impattare il meno possibile e godere in silenzio dei suoni del mare e della natura.

Come piace a Favino, ma pure a Grande.

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