L'emergenza immigrazione raccontata attraverso i legni multicolori delle barche approdate a Lampedusa. Venti opere per raccontare, in chiave contemporanea, un pezzo di Sicilia, con uno sguardo alla tragica situazione vissuta dall'isola che per prima, a chi arriva dall'Africa in cerca di una vita migliore, si presenta come la "terra promessa".
È una mostra originale «Sotto quale cielo», esposizione organizzata a Palermo da Riso, museo d'arte contemporanea della Sicilia, e che propone i lavori di cinque artisti di livello internazionale: Massimo Bartolini, Flavio Favelli, Hans Schabus, Marinella Senatore e Zafos Xagoraris. A raccontare la tragedia di Lampedusa e dei migranti l'installazione realizzata dall'austriaco Hans Scabus. Protagoniste proprio le barche, quei legni coloratissimi e al tempo stesso fragili che tante, troppe volte scaricano sulle coste italiane il loro carico di umanità, di drammi e di speranze. «La tragedia dei migranti - sottolinea Sebastiano Missineo, l'assessore siciliano ai Beni culturali - viene raccontata da Schabus in maniera discreta ma non per questo meno terribile. L'artista austriaco è andato sul posto e ha interpretato, a modo suo, il dramma dei clandestini. È il segno che il museo Riso è diventato, grazie anche al progetto delle residenze d'artista, un laboratorio di cultura e di sperimentazione in grado di decifrare le profonde mutazioni della Sicilia e della nostra epoca svelando così la nostra identità».
Oltre alle barche di Lampedusa, nelle sale dei due piani del museo palermitano si possono ammirare, tra l'altro, il lungo ponte in legno percorribile immerso nella nebbia di Marinella Senatore, l'installazione di Massimo Bartolini composta da decine di luminarie adagiate sul pavimento e attivate da un dispositivo audio; l'imponente scultura di Flavio Favelli costituita da oltre quindici quintali di persiane e finestre dismesse.
L'esposizione attuale rappresenta la fase conclusiva del programma di residenze «Etico_F Cinque movimenti sul paesaggio», a cura di Daniela Bigi, responsabile del progetto culturale Renato Quaglia, iniziato nel luglio 2010 e realizzato a Enna, Termini Imerese, Capo d'Orlando e Ficarra. La mostra è aperta fino al prossimo 30 ottobre, da martedì a domenica dalle 10 alle 20, giovedì e venerdì dalle 10 alle 22, chiusa lunedì. Visite guidate da martedì a venerdì alle 17.30.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.