Bari L’imprenditore: «Mai conti svizzeri»

«Il dottor Tarantini non ha, e non ha mai avuto neanche in passato, la disponibilità di conti bancari esteri, tanto meno svizzeri». Lo precisa l’avvocato Nicola Quaranta, legale di Gianpaolo Tarantini, l’imprenditore barese accusato di avere costruito un fitto intreccio politico affaristico con scambi di favori e tangenti a politici che gli consentiva di ottenere vantaggi e appalti nell’ambito del sistema della sanità pugliese. Le dichiarazioni dell’imprenditore hanno portato giovedì scorso all’arresto dell’ex vicepresidente della Regione Sandro Frisullo e di altre persone. «Le notizie di stampa apparse negli ultimi due giorni sull’argomento, pertanto - afferma Quaranta - sono assolutamente prive di fondamento e frutto di frenetica fantasia». Quanto poi all’utilizzo di una carta di credito American Express Black, Tarantini «precisa che la circostanza è stata già verificata dalle indagini poiché da lui stesso riferita spontaneamente».

Di un conto corrente in Svizzera aveva parlato in un interrogatorio anche un collaboratore di Tarantini, Alessandro Mannarini, riferendo di aver utilizzato, per pagare alcuni soggiorni-vacanza, una carta di credito intestata a Tarantini che aveva saputo essere legata a un conto aperto in Svizzera.

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