Se ne va con il vento di San Patrignano pregando per chi non lo ha ancora capito, abbracciando chi gli ha voluto più bene dal presidente del Coni Petrucci a Dino Meneghin, da Boscia Tanjevic a Bianchini e Caja, da Revers al Sasha Danilovic che nell’arena con lui dava vita a sfide epocali dentro e fuori Bologna perché anche in Europa erano adorabili nemici.
Carlton Myers, uno dei grandissimi nella storia del basket italiano, ha detto basta con l'agonismo. Per la verità l'ultima partita l'ha giocata con la maglia di Rimini, la società che lo ha lanciato nel 1988, il 10 maggio 2010, vincendo a Latina. Ma il vero ritiro lo ha annunciato ieri a Coriano, nella comunità di San Patrignano, dove a dirgli grazie c'erano tutti i grandi di questo sport. Lascia il basket giocato per dedicarsi agli altri: la sua fede per un mondo di pace, la sua conoscenza per accompagnare i giovani talenti nella vita professionale con lo stesso amore con cui segue i suoi due figli.
Per chi lo ha amato tanto una separazione dolorosa, per chi lo ha considerato spesso uno scomodo numero uno resterà sempre il protagonista di «Romanze senza parole» accompagnate dal flauto traverso che suonava benissimo e che avrebbe potuto essere il suo sfogo artistico se non avesse scelto lo sport.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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