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Il basket a lezione dal baby Bargnani

Il giovane stordisce Roma e tiene Treviso (con Milano e Cantù) nella scia dell’imbattuta Siena

Il basket a lezione dal baby Bargnani

Oscar Eleni

Andrea Bargnani, classe 1985, incanta Treviso che resta sulla scia dell’imbattuta Montepaschi Siena insieme a Milano, Cantù e alla grande sorpresa Virtus Bologna; stordisce Roma che galleggia davvero nel girone degli anonimi; fa saltare la corda al presidente del Coni, Gianni Petrucci, che ha fatto abbastanza paura a Fausto Maifredi, presidente del basket, per avere una regolamentazione che protegga il giocatore italiano.
Non crediamo ai divieti, soprattutto se vanno contro leggi comunitarie, non dovrebbe crederci neppure Petrucci, ma prendiamo atto. Ora vedremo come risponderà la Lega, cominciando da quel Gilberto Benetton che di giovani, senza badare al passaporto, ne ha lanciati tantissimi e che alle Nazionali di tre grandi sport dà molti giocatori, ma l’augurio è che non ci siano contrapposizioni muro contro muro.
Le società sono state ottuse, soprattutto nei settori giovanili, il movimento non ha una struttura campionati per far giocare giovani talenti, ma in questa stagione la parola è ai grandi esordienti di casa nostra. Da Bargnani a Datome, passando da Belinelli. Ieri si è risvegliato anche Gigli per la prima vittoria di Reggio Emilia. Se sono bravi giocano di sicuro. Creare spazi artificiali avrebbe un senso se l’obbligatorietà di certi tesseramenti porterà subito al tetto dei salari. Certo Basile, Marconato, Fucka a suo tempo, Abbio, poi anche Pozzecco, non sono certo andati via perché non avevano spazio. Volevano più soldi. La stessa cosa che ha fatto Bulleri con la Benetton e il proprietario dei tutti verdi è stato chiaro anche su questo: «Milano gli ha dato una cifra spropositata». Petrucci, proprio a Roma, avrà visto fuggire Bargnani e Gigli, avrà valutato gli spazi concessi ad un Righetti. Gli serviva far tremare un presidente che vorrebbe sostituire con gente, si dice, più fedele, ma certo non più appassionata. Ora aspettiamo la stessa minaccia di commissariamento anche per altre federazioni se non faranno giocare più italiani, meno che al calcio dove non si fa una piega se vanno in campo squadre senza un giocatore della nostra scuola. Aspettando il freddo, le reazioni di una Lega confusa che magari pensa alla scissione, il campionato ha toccato la 5ª giornata sulla spinta della vittoria ottenuta da Napoli sui campioni della Fortitudo, con 5 punti nei due ultimi secondi del supplementare. Climamio staccata di 4 da Siena che domenica avrà la prima trasferta dura a Varese contro una Whirlpool che ieri a Roseto è stata mangiata sul traguardo.

A Bologna Fortitudo-Benetton ci dirà altre cose e Roma misurerà il valore reale della Virtus che ieri ha trovato la luce solo nell’ultimo quarto con Reggio Calabria.

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