«Basta ghetti Il sì del governo» è sospetto»

Gianandrea Zagato

«È grave che su una vicenda così delicata si voglia alimentare una pressione sul Comune di Milano, che, giustamente, chiede il rispetto delle regole». Andrea Ronchi, portavoce di An, interviene nella vicenda della scuola araba di via Ventura. E lo fa dopo un’entrata a gamba tesa del sottosegretario Paolo Cento che vagheggia di diktat del centrodestra sul sindaco Letizia Moratti.
Uscita di un membro del Governo Prodi che ignora le regole, non solo quelle amministrative ma pure quelle in materia di pubblica istruzione: «È necessario - osserva, infatti, Ronchi - che questa scuola rispetti i dettati culturali programmatici ministeriali e a questo proposito ribadisco la mia preoccupazione su un via libera del ministro Giuseppe Fioroni che a molti, giustamente, appare frettoloso».
Aggettivo, quest’ultimo, che ben sintetizza una decisione presa dal ministro Fioroni senza prima conoscere «ad esempio, quante ore di italiano saranno insegnate nella scuola di via Ventura».

Dettaglio ignorato osserva quindi Ronchi, mentre denuncia che «non abbiamo bisogno di ghetti ma di vera integrazione» ovvero che «è necessario avere scuole aperte al confronto e al dialogo come risposta anche a chi sogna lo scontro di civiltà».

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