«Basta con l’Udc Calpesta i valori e guarda a sinistra»

C’è chi dice «no». No al partito che si snatura e che per opportunità è pronto a qualsiasi scelta sia a livello nazionale, sia su piano locale. No a Casini che ha snaturato lo spirito Udc del 2002, no anche a chi con la scusa della politica dei due forni ha deciso di appiattirsi a sinistra senza dare respiro alle istanze dei moderati. Così Umberto Calcagno, ex coordinatore provinciale genovese dell’Udc ed ancora consigliere nazionale del partito, sta preparando i bagagli per lasciare l’Unione di Centro e passare ai Popolari di Italia Domani, il movimento nato l’estate scorsa a livello nazionale da parlamentari che hanno detto «basta» a Casini e che oggi appoggeranno il governo Berlusconi in aula.
Calcagno, seguirà il suo amico John Balzarini nel Pid. Anche lei tra i politici transfughi?
«Veramente io sono sempre rimasto fermo, è il partito che si sta spostando: noi eravamo un partito di centro pronto ad allearsi con il centrodestra. Già un anno fa per rappresentare il disagio interno rispetto ad alleanze con la sinistra, con Balzarini abbiamo costituito l’associazione “Per i valori di Centro”. Volevamo portare una riflessione interna, ora ce ne andiamo»
Però lei fu candidato Udc alle regionali a sostegno di Burlando, quindi avallando la politica dei “due forni”
«Feci campagna elettorale chiedendo alla gente di votare in maniera disgiunta. Questo mi è costato caro in termini di preferenze: mi convinse il segretario nazionale Lorenzo Cesa e speravo ci potesse essere un ravvedimento post elettorale, ma sbagliai a farmi persuadere»
Oggi in Liguria sembra esserci un forno solo per l’Udc: quello di sinistra.
«Appunto. C’è un grande deficit di democrazia interna con Rosario Monteleone che sta gestendo il partito a suo piacimento e tratta per infilarsi in maggioranza in Provincia»
Nessun’altra anima del partito in Liguria si lamenta?
«Ma pensi a che moltitudine di pensieri esiste nel partito: a livello romano parlano di compravendite di parlamentari per Berlusconi, ma quanti acquisti di eletti ha fatto l’Udc ligure? Mondello e Boitano vengono dal Pdl, Banti e Gustavino dal Pd, poi Monteleone dalla Margherita e Limoncini addirittura dalla Lega Nord.

Ognuno con idee differenti sulle alleanze: alla faccia della coerenza sui valori»
Ora con il suo ingresso nel Pid cosa pensa di ottenere?
«Ritrovare il vecchio spirito di un partito cattolico e moderato che guarda al centrodestra anche in Liguria. Speriamo di avvicinare i membri della Dc di Pizza o i liberali senza partito».

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