(...) in Germania, non è arrivato.
Il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha annunciato di aver chiesto alla Germania di effettuare controlli anche sugli imballaggi dei prodotti esportati, visto che non si conosce ad oggi lorigine dellepidemia. Il batterio E.coli continua a espandersi in Germania, con migliaia di infetti e una diciannovesima presunta vittima nel Land del Brandeburgo (la diciottesima nel paese), mentre è stato smentito il primo caso sospetto in Italia, a Merano, dove un turista tedesco è stato ricoverato con una infezione intestinale di altro tipo. Il ceppo della malattia è stato identificato dallOrganizzazione mondiale della Sanità (Oms) in una forma rara di Escherichia coli, lo «0104: H4», già conosciuto, ma per la prima volta trasformato in epidemia. Secondo lOms, i casi di contagio sono stati segnalati in 12 paesi, e hanno tutti a che fare con la Germania. Il vettore di contaminazione, tuttavia, resta sconosciuto. Il batterio colpisce soprattutto le donne.
Nel box che pubblichiamo a fianco il professor Pietro Crovari già direttore dellistituto di Igiene e Medicina preventiva dellUniversità di Genova e uno dei massimi esperti, riconosciuto anche a livello internazionale, di pandemie, invita a seguire i consigli diffusi dagli specialisti e a non consumare nemmeno la carne cruda, visto che ad oggi non si sa come ci si possa infettare.
Il sistema di controllo che è stato attivato in Italia dovrebbe essere capillare. È bene sapere che in caso di diarrea con perdite di sangue è opportuno consultare immediatamente il proprio medico curante. Infatti se la sindrome è curata tempestivamente si hanno tempi di guarigione ben più veloci e certi.
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